L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea è una notizia grave e allo stesso tempo è una sfida che dobbiamo cogliere.
Hanno vinto i populisti e la destra xenofoba.
Hanno perso gli europeisti convinti.
Hanno perso soprattutto i giovani Inglesi che hanno votato massicciamente per rimanere in Europa.
A questi ragazzi è stato rubato il futuro, un futuro fatto di pace, sviluppo, crescita e libertà. I padri e i nonni di questi ragazzi sono cresciuti su questi valori fondanti. Che ora hanno negato ai loro figli e nipoti.
Ai giovani italiani, tedeschi, francesi, polacchi ecc. dobbiamo continuare a garantire un avvenire di pace e libertà, da cittadini europei.
Ma l’Europa deve saper reagire, così come da tempo chiede l’Italia.
Questo fatto molto negativo deve spingere i paesi europei a reinterpretare la storia dell’Unione. Occorre più Europa sociale, più Europa solidale, più Europa dei popoli.
La sfida che ci pone il referendum inglese è una sfida che si può vincere se sapremo mettere in atto un piano ed un progetto fatti di unità nella diversità. Dobbiamo stare insieme, progettare insieme, avviarci insieme verso la costituzione degli Stati Uniti d’Europa.
Non abbiamo altre scelta.