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La sinistra non canti vittoria per la sconfitta di Grillo
11 Giu 2013 16:24

La sconfitta elettorale alle amministrative del Movimento 5 Stelle, segna il passo alla deriva leninista del suo leader carismatico Grillo.

Democrazia interna zero, cambi di linea repentini dettati dal centro contro il volere dei suoi eletti e dei suoi iscritti, posizioni ondivaghe che saltano dall’estrema destra all’estrema sinistra.

Grillo e il suo movimento si trovano in un momento di svolta. Non si può festeggiare per due piccoli comuni vinti e un ballottaggio conquistato in Sicilia. Il movimento è fuori da tutti i ballottaggi dei capoluoghi di provincia, perde due elettori su tre e la sua cifra elettorale è quasi sotto il cinque per cento dei consensi.

Ora certo, non si può trasformare il movimento 5 stelle in movimento 5%, però i segnali di una crisi ci sono tutti, e la politica tradizionale non può consentirsi di perdere l’occasione di rendersi più credibile in questo momento.

Sarebbe un errore fermarsi ai soli festeggiamenti per la sconfitta di Grillo alle amministrative, se guardo al mio campo, la sinistra deve cercare di capire le ragioni che hanno portato alla nascita di questo Movimento e le ragioni contro cui si oppone.

Solo così potrà trovare gli antidoti per venire fuori dalla sua crisi, che non si chiude con una schiacciante valanga di comuni vinti.

Il gioco è solo all’inizio.


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