Tante eccellenze della chirurgia vascolare italiana ed europea da oggi a Matera per una tre giorni dedicata al tema dell’innovazione tecnologica tra appropriatezza e sostenibilità economica.
Un’occasione straordinaria per rimarcare alcuni concetti chiave. Primo fra tutti quello che il servizio sanitario regionale necessita di una riforma non più procrastinabile.
La Regione Basilicata, pur in presenza di un quadro di leggi nazionali, decide di non chiudere gli ospedali ma di riconvertirli facendoli diventare luoghi dove il primato è affidato alla sicurezza della salute dei pazienti e non solo al controllo della gestione e dell’economia.
Dobbiamo, in proposito, provare a spiegare ai cittadini che in base al decreto ministeriale n. 70 sul territorio regionale potremo avere, ad esempio, una sola unità efficiente e tecnologicamente avanzata di chirurgia vascolare e che i punti nascita non possono restare aperti dove non si può garantire il massimo della sicurezza per le mamme e i bambini.
Dobbiamo spiegare, di concerto con sindacati, medici, strutture apicali, che in una logica di riconversione e riorganizzazione un dipendente può anche prestare il suo servizio lavorativo a 20 chilometri da casa. Dobbiamo imboccare la strada della civiltà, anteponendo la sicurezza e la salute dei cittadini ad altre logiche, provando a realizzare riforme di sistema, a ricucire lo strappo provocato dalle decisioni di austerity a livello europeo.
Puntiamo a irrobustire e investire in innovazione tecnologica nei centri di eccellenza dove si fanno grandi cose costruendo intorno una rete funzionale ed efficiente. Bisogna credere in quello che facciamo, impegnarci strenuamente per raggiungere gli obiettivi prefissati chiedendo il necessario supporto sul piano politico istituzionale a tutti rappresentanti del territorio regionale, a prescindere dai colori politici.
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