La Puglia ha già vinto cinque a zero con il governo italiano che si è dovuto ingoiare cinque quesiti su sei, e ora dobbiamo giocare gli ultimi cinque minuti impedendo che tutta la partita sulla chiusura dei pozzi resti in mano ai petrolieri.
Abbiamo fatto risparmiare 250 mila euro ai contribuente e abbiamo messo noi una somma (mille euro a testa per ognuno dei cinquanta consiglieri che aderiranno) per ora inferiore ai 250 mila euro, ma se dovesse servire ulteriore denaro lo faremo come facciamo con le nostre campagne elettorali. Coi soldi nostri.
E’ una cosa politicamente molto significativa e una risposta a quelle “piccole persone” che a volte utilizzano questi argomenti per non far capire ai cittadini l’importanza del quesito che il 17 aprile speriamo consentirà all’Italia di ripristinare le vecchie norme che non avevano mai fatto male a nessuno. E che non lasciavano la parità della chiusura dei pozzi completamente nelle mani dei petrolieri.
Non credo che il premier Renzi sapesse nulla circa la non approvazione dello stanziamento dei 250 mila euro, quindi sono convinto che non ha espresso alcun parere.
Il premier sul referendum non ha pensieri, pensa ad altro, invita tutti a pensare ad altro.
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