Dagli anni 80 ad oggi, abbiamo “subito” una classe dirigente inadeguata e corrotta.
Il paese lentamente affondava e un pezzo (rilevante) della “società civile”, chiedeva soldi, privilegi, si opponeva ad ogni ipotesi di riforme: dal mercato del lavoro, alla giustizia, al superamento delle tante corporazioni.
Perché cari amici il problema del nostro paese non è solo la politica.
La società italiana ha responsabilità profonde, è stata ed in parte lo è ancora, un pezzo di quel blocco politico e conservatore, che ha fatto schizzare alle stelle il debito pubblico, ha impedito le riforme necessarie, ha ampliato il tasso di illegalità.
Un paese incattivito oltre misura, che ha perso la bussola!
Mi fermo qui: la politica non può cambiare il paese, senza una società pronta ad assumersi le sue responsabilità.