La circolare del ministro Alfano che vieta le trascrizioni dei matrimoni regolarmente celebrati all’estero tra persone dello stesso sesso è giuridicamente sbagliata, perché tali trascrizioni sono obbligatorie nel nostro Paese esattamente come tutti gli atti formati all’estero che non contrastino con l’ordine pubblico. Dello stesso parere è il Tribunale di Grosseto (sentenza del 9 aprile 2014).

Aggiungo che nel corso della trasmissione Agorà il ministro dell’Interno ha dato complessivamente l’immagine di chi pensa di difendere la famiglia fondata sul matrimonio negando il diritto di unirsi per sempre davanti alla legge alle persone dello stesso sesso, una posizione priva di ogni ragionevolezza che esprime solo una vecchia cultura omofoba.

Le famiglie italiane sono il centro della nostra esistenza e sono la cosa più importante che abbiamo, ma non tutte hanno la stessa struttura. Esse però sono accomunate da un’identica energia, che noi tutti chiamiamo amore.

Questo è il punto di partenza che deve unificarci per arrivare finalmente ad una regolamentazione di tutte le unioni familiari degna di un Paese civile.