Tilde Montinaro è la sorella di Antonio, caposcorta del giudice Falcone. Memoria e impegno per lei sono la stessa cosa, e infatti insieme all’associazione Libera e ai giovani delle scuole alberghiere, abbiamo presentato un progetto di antimafia sociale avviato dall’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari.
È il primo caso in Italia di un premio in ricordo di una vittima innocente di mafia che si coniuga con l’arte culinaria.
Hanno partecipato tutte le scuole alberghiere della Puglia.
Prima classificata una scuola di Ceglie Messapica, seconda una scuola di Otranto, terza una scuola di Bari.
Il messaggio è chiaro: tutti noi possiamo fare antimafia, contrastare le prepotenze e le corruzioni, dire io non ci sto, non sono disponibile, non voglio avere paura.
E lo possiamo fare ovunque, anche con piccoli gesti quotidiani.
Impegnarsi contro la mafia non è un bigotto bisogno etico, ma è la strada per vivere meglio ed essere felici.
Antonio Montinaro ha vissuto così perché era l’unico modo per vivere felice, Giovanni Falcone ha vissuto così perché era l’unico modo per vivere felice.
Cerchiamo anche noi di dare un senso a tutto questo costruendo cose positive ogni giorno.
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