Alcuni giorni fa a Lisbona, nella due giorni dell’Assemblea Parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo, si è discusso di come approfondire la collaborazione euromediterranea, attraverso il dialogo sulla stabilità, la sicurezza, la crescita e lo sviluppo.
Un focus specifico è stato dedicato al tema dell’immigrazione, dell’asilo e dei diritti umani nell’area Mediterranea. Durante la sessione plenaria finale è stata adottata una raccomandazione di cui mi sono occupato con particolare cura in veste di presidente della Commissione Politica, Sicurezza e Diritti Umani dell’Assemblea, e che mi auguro possa contribuire al dibattito generale in corso in queste stesse ore al Parlamento europeo, dove si affronta il tema dell’Agenda per l’Immigrazione.
Come già stabilito nell’Agenda, anche il documento di Lisbona chiede un rafforzamento del sistema di soccorso e salvataggio in mare, l’apertura di presidi e di canali umanitari legali per l’immigrazione e la gestione dei rifugiati, l’assunzione di responsabilità condivise sul sostegno ai rifugiati provenienti da paesi in conflitto.
Ma soprattutto sollecita per la prima volta i parlamenti nazionali di tutti gli stati mediterranei a rafforzare gli strumenti in difesa dei diritti umani nella loro legislazione, allineandoli al diritto internazionale.
L’attuazione concreta dei principi sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’ uomo rappresenta infatti la premessa fondamentale per garantire pace, stabilità e crescita nell’area mediterranea
Lascia un commento