”Siamo tecnicamente in fondo a un ciclo perché pare che peggio di così in questa crisi non si possa andare, ma la luce in fondo al tunnel è davvero flebile, in coerenza con le attuali politiche: noi siamo tornati indietro di quasi 20 anni al Sud, con situazioni completamente diverse rispetto all’Europa, e quindi prospettive di uno spiazzamento totale della nostra realtà”.

Così il presidente della Svimez, Adriano Giannola, oggi a Potenza, a margine della cerimonia di inaugurazione del 31/o anno accademico dell’Università della Basilicata: ”Occorre – ha aggiunto – ‘resettare’ tutto, perché l’Italia non può restare in questa situazione, e all’interno del nostro Paese, il Mezzogiorno può essere l’elemento che cambia lo scenario, dando dinamismo a questa realtà, che oggi appare abbastanza spacciata”.

Sul futuro dei giovani e sui ”pesanti” tassi di emigrazione, secondo Giannola ”restare o partire dipende molto dall’ambiente in cui si vive”, e da quanto un territorio ”riesce ad offrire in termini di sviluppo, di sperimentazione e di propensione all’innovazione”: molto ”dipende dalle risorse che ci sono, e ci sono anche capitali dal resto del mondo che possono essere utilizzati, e quindi, in sintesi, molto dipende dalle politiche che si mettono in campo e dalle riforme che si fanno”