Dunque il nuovo presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, compone la sua giunta e, su quattro assessori, ne nomina tre non lucani e uno con ascendenze di Satriano (Michele Ottati, agricoltura e foreste).
Gli altri tre sono Raffaele Liberati (ambiente, infrastrutture, opere pubbliche, trasporti) di Siena e docente all’università di Cagliari, Aldo Berlinguer (sviluppo, lavoro, formazione, ricerca) di Roma, Flavia Franconi (politiche per la persona, sanità) psichiatra docente all’università di Sassari.
Pittella dice di aver privilegiato il merito al di là di appartenenze geografiche e politiche. Il che significa che su circa 600mila lucani in Basilicata e su almeno altrettanti fuori non ce ne è nessuno capace del compito. Può essere.
O forse Pittella non aveva tempo di scegliere uno fra i tanti meravigliosi lucani che esistono in casa e nel mondo.
C’é un Sud che si considera sempre peggiore di quanto sia. E che forse ignora anche la storia, aspettando sempre un Garibaldi che lo venga a liberare. Di questo Sud si farebbe volentieri a meno, e dei Pittella (Marcello) anche.