Pensare ad un piano strategico comune per le Regioni del Mezzogiorno; un piano che individui le priorità in termini di infrastrutture, di servizi, di settori economici sui quali puntare, di capitale umano. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, che è intervenuta alla presentazione di un rapporto del Issirfa-Cnr sulle Regioni in Italia 2013.
Per il ministro occorre mettere a punto un “piano credibile che fuoriesca finalmente da un approccio tutto localistico gestito in chiave clientelare”. “Un piano del genere – ha detto il ministro – ha una valenza pedagogica, consente di superare una visione della cosa pubblica basata sui particolarismi e rafforza il senso di comunità delle persone. Io credo che pensare a questo significhi ritornare a pensare in grande, avere una visione e soprattutto fuoriuscire da una logica del giorno per giorno. Tutto ciò significa spendere meglio le risorse che i cittadini ci affidano”.
Il ministro Lanzetta nel suo intervento si è detta convinta della necessità di ribaltare il modo di essere delle Regioni, valorizzando maggiormente i territori. Ricordando quando era sindaco in Calabria, il ministro Lanzetta ha detto di avere visto le Regioni “configurarsi sempre di più come ente gestore di risorse e come ente di potere e non come ente di programmazione e di progettazione del territorio. Ho notato l’assenza – ha concluso – di un luogo in cui progettare le politiche, in cui consentire ai sindaci di interrogarsi sul futuro del loro territori e sull’organizzazione dei servizi”.
Da qui la convinzione del ministro della necessità di un piano strategico.