Colpisce la levità con cui Grillo affronta i temi di cui tratta.
Il soggetto ha il gusto della provocazione, ma quando si avventura nel campo culturale finisce sovente in concetti insulsi. Perché Grillo, come Berlusconi e Renzi, non sono uomini di cultura, ma uomini di linguaggio. Ma almeno gli ultimi due sono consapevoli di non essere colti. Grillo credo che si senta tale.
Mi colpì una frase che proferì a Renzi in un incontro in streaming. Disse: “Ma tu che ne sai del mondo…delle energie bio…. dei sistemi… dei….”.
Come Renzi cerca di colmare la mancanza di cultura con l’esibizione tecnologica e Berlusconi con l’opulenza, Grillo lo fa parlando delle risorse energetiche del mondo. Nessuno dei tre ha l’incrocio di conoscenza tra filosofia (storia delle idee) e storia (i fatti cruciali della civiltà).
Ho fatto questa introduzione per stigmatizzare le parole di Grillo sulla “mafia che aveva una morale”.
Io sono convinto che Grillo non conosca la storia secolare della mafia, ne’ abbia la conoscenza filosofica del concetto di morale.
La morale è un concetto che verte sulla logica, di pensiero e comportamentale. Può essere statica o dinamica, a seconda se principia dalla religione o dalla laicità delle società.
La mafia non poteva avere una morale, perché gli individui che la componevano non avevano gli strumenti culturali per accedere ad essa. I campieri violenti, a cui si appellavano i latifondisti dell’aristocrazia siciliana, erano analfabeti che usavano metodi antropologici, quindi non pensati, ma formarti dalle contingenze. Tra l’altro elementari, se non banali.
Di quale mafia parla Grillo? Di quella storica? Di quella di Michele Navarra? O quella di Toto’ Riina?
E parla di morale o codice comportamentale?
Perché tra i due concetti passa un universo.
La mafia era fatta di codici, ma non etici quanto atropologici. Dire che la mafia aveva una morale, sostanzialmente non vuol dir nulla.
Eppure le parole di Grillo hanno fatto scalpore, perché valutate con il metro della cultura di massa.
Diciamo che Grillo non ha mezzi per valutare l’argomento ed ha detto una corbelleria. Ma gli capita spesso.
Caro Grillo, viviamo da vent’anni in un’epoca di tribuni, che pensano di essere dei politici. Aldo Moro, Spadolini, anche lo stesso chiacchierato Giovanni Leone, erano uomini di cultura, che davanti alla parola Rinascimento potevano riempire un libro. Perché per loro: Rinascimento, Termidoro, i Lollardi, o mafia, non erano solo una parola, ma nozioni, conoscenza, cultura consapevole.