Il nuovo programma quadro per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020 rappresenta uno strumento per la crescita e l’occupazione dell’Ue ed è dotato di un budget totale di 79,4 miliardi di euro.
Il programma è stato presentato presso la Sala delle Assemblee del Banco di Napoli. All’Info-day, aperto dal benvenuto del presidente del Banco di Napoli Maurizio Barracco e dal saluto dei rappresentanti regionali di Confindustria, CNA e Confapi. Ha preso parte all’evento anche l’europarlamentare Andrea Cozzolino che, nel corso del suo intervento, ha presentato l’AssociazioneEuropa2020 da lui fondata e presieduta.
“Europa2020 – spiega il deputato europeo – è unʼassociazione che vuole essere un punto di incontro fra lʼEuropa migliore e le realtà più dinamiche e intraprendenti del Mezzogiorno, una finestra aperta sui finanziamenti europei a disposizione e sul meglio che il nostro territorio sa offrire in termini di intelligenze, competenze, innovazione e sviluppo. L’Associazione avvicina donne, giovani, enti locali ed imprese all’Unione Europea, fornendo loro soluzioni, strumenti e servizi necessari ad accedere al mondo del lavoro ed alle opportunità messe a disposizione dall’UE”.
Tra i tanti strumenti messi a disposizione dall’UE proprio il programma Horizon 2020 che prende il posto sinora occupato dai Programmi Quadro per la ricerca e l’innovazione giunti, nel 2013, alla settima edizione.
Un’evoluzione rispetto al passato perché unisce la ricerca all’innovazione, dalla ricerca alla vendita al dettaglio, e tutte le forme di innovazione. Horizon 2020 si focalizza su sfide sociali che attendono la società europea, ad esempio salute, energia pulita e trasporti, sostiene l’accesso semplificato, per tutte le aziende, Università, Istituti di tutti i Paesi europei e non solo.
Marco Cortopassi, funzionario della Commissione europea – DG Ricerca&Innovazione, collegato in videoconferenza da Bruxelles, ha illustrato le opportunità offerte dal Programma e l’ingegnere Giampiero de la Feld, CEO della Enco, ha voluto presentare le tematiche delle “call aperte“, illustrando le metodologie di accesso, i criteri di eleggibilità e le regole di finanziamento nonché lo SME instrument, uno strumento concreto per le PMI.
Era presente anche il professor Guido Trombetti, assessore alla Ricerca scientifica della Regione Campania.