Chi vuol cambiare può cambiare, è la frase pronunciata nel “cerchio” da Ousman, del Mali, che ha scontato la sua pena nell’istituto minorile di Nisida, divenuta il titolo e il ritornello della bella canzone realizzata nell’arco del progetto “Una canzone a Nisida”.
Il percorso formativo voluto dall’assessorato alla scuola del Comune di Napoli e realizzato attraverso un protocollo firmato dall’Associazione Marano Ragazzi Spot Festival, l’Assessorato alla Scuola e all’Istruzione e l’Istituto Penale Minorile di Nisida e le quattro scuole coinvolte, ha coinvolto i ragazzi dell’IMP e gli studenti degli istituti: Liceo Pansini, Liceo Genovesi, ITI Marie Curie e ITC De Nicola, che si sono messi in gioco dando vita ad una classe virtuale, che ha permesso loro di vivere un’esperienza relazionale e culturale incredibilmente formativa.
Il progetto è stato presentato al Teatro San Carlo, in occasione del ventennale della strage di Capaci.
Per una settimana a marzo una ventina di ragazzi “di fuori” e una ventina “ hanno realizzato il testo e la musica della canzone “Chi vuol cambiare può cambiare” lavorando insieme tra le mura del carcere sull’isola di Nisida, seguiti dagli educatori, dagli insegnanti, dal rapper Lucariello e dalla cantautrice Claudia Megrè.
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