I grillini mi chiedono di lasciare il Pd per aderire al Movimento 5 Stelle.
Questa la mia risposta:
“Ringrazio il candidato sindaco del M5S Mangano per il garbo col quale mi ha rivolto l’invito ad entrare nel suo movimento. Sarei felice di farlo se nel M5S mi fosse garantita la stessa libertà di pensiero e di espressione che mi viene garantita nel Partito Democratico, anche quando sono in disaccordo con la linea maggioritaria.
Cosa ti sarebbe accaduto, caro Mangano, se fossi stato d’accordo con me sulla utilità di accordo tra PD e M5S sulla riforma elettorale o sulle riforme Costituzionali? Come puoi constatare io (come qualunque militante PD) mi posso permettere di dissentire dalla decisione di accettare i voti di Forza Italia per cambiare la Costituzione. Questa libertà di dissentire da chi guida il partito è l’unica garanzia etica possibile in politica, giacché anche il migliore dei capi, senza libertà altrui, rischia di divenire un dittatore senza controllo capace delle peggiori nefandezze.
Nessuno è onesto solo perché se lo dice da solo. Occorre che gli altri del suo gruppo sorveglino e controllino, senza paura di essere allontanati. È questa la ragione per la quale non potrei mai aderire al M5S. Non sopporto chi mette a tacere gli altri insultandoli e ridicolizzandoli, approfittando della propria abilità nell’usare le parole. Non sopporto chi offende solo perché si sente onesto. Sono stato onesto tutta la vita, anche a costo di metterla a rischio, e non ho mai offeso o insultato nessuno. Non sopporto neanche coloro che pensano di essere autosufficienti per realizzare i propri progetti e che si irritano se qualcuno la pensa come loro e vuole unire le forze.
Insomma temo coloro che, senza adeguata esperienza e a volte con presunzione, criticano, mentre altri si dannano per trovare la soluzione; gli stessi che, nel contempo, rifiutano ogni responsabilità di governare sul serio gli eventi. Non sporcarsi le mani corrisponde alla condotta di chi, per paura di contaminarsi, sotterra il proprio talento e lo restituisce al Padre senza neanche tentare di moltiplicarlo: secondo il Vangelo questa è la condotta più immorale di tutte le altre, persino di quella di un peccatore. Questo significa dissipare la fiducia ricevuta dal popolo sovrano rendendola sterile.
Sarò felice di incontrarti per proseguire se lo vorrai il nostro dialogo. Buona fortuna!”.
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