Dopo il clamoroso risultato elettorale del M5S, prima alle regionali in Sicilia e dopo alle politiche, ho creduto fosse necessario confrontarmi con gli attivisti pentastellati.
Ho iniziato a conoscerli.
In Sicilia c’è un bel gruppo di ragazze e di ragazzi che, come me, sognano di cambiare il mondo. Con loro, e con tanti altri dei meetup del Paese, mi sono confrontata più volte. Abbiamo anche organizzato iniziative insieme.
Non mi sono permessa mai di giudicarli, anzi ho sempre cercato di entrare, in punta di piedi, a far parte del loro “mondo”. Che poi è il mio stesso mondo. Quel mondo che vogliamo cambiare per consegnarlo alle generazioni che verranno senza disperderne i principi e i valori fondamentali che ci hanno insegnato.
Abbiamo spesso scambiato idee e contributi. Ci siamo ascoltati e ci siamo confrontati serenamente ammettendo ognuno i nostri limiti. E devo dire che spesso ho trovato in loro la forza per portare portare avanti le mie battaglie.
Ci sono stati momenti molto belli, momenti di discussione collettiva chiamati fuori dai tatticismi e oltre il perimetro delle stanze dei partiti e dei “saggi”.
Anche momenti di azione politica che abbiamo costruito insieme e abbiamo condiviso.
Nonostante ciò ho sempre chiarito la mia contrarietà al movimento e al leader dello stesso. So che nel M5S non potrei starci per più di 5 minuti poichè non condivido i metodi e le regole.
Ho visto questi ragazzi studiare ed impegnarsi con grande coraggio e con tanta passione.
E a differenza di tanti miei compagni di partito ho cercato di percorrere con loro la strada del dialogo e non del pregiudizio. Pagandone spesso le conseguenze: accuse, denigrazioni, offese.
Ma io sono sempre stata un’anima libera che non si lascia influenzare dai pregiudizi o dalle critiche, pertanto ho continuato ad essere “l’amica dei grillini” (ormai mi chiamano così).
Ed in nome di questa amicizia, di questa stima reciproca, che oggi voglio dire a tutti loro, con la sincerità di sempre, che non condivido assolutamente la loro scelta rispetto all’elezione del Presidente della Repubblica.
Comprendo il loro metodo, quello della consultazione del web, ma non lo condivido.
Avrebbero potuto fare di più. Per incidere. Per dare un contributo concreto. In politica, oltre all’onestà, alla serietà, alla competenza, ci vuole, a volte, anche la strategia. E su questo, a mio modesto avviso, dovrebbero riflettere. Dovrebbero crescere.
Ma permettetemi di dissentire ancor di più in merito al post, che definisco ridicolo, di alcuni parlamentari pentastellati che ritengono “mafioso” il metodo della conta all’interno di un partito. La mafia è altra cosa e non va strumentalizzata.
Le scelte, quando ci sono buoni motivi, vanno criticate con la forza delle argomentazioni e non con insulti gratuiti e senza senso.
So perfettamente che alcuni parlamentari del M5S avrebbero votato volentieri Mattarella come Presidente. E non c’è nulla di cui vergognarsi poichè è comunque una persona di alto profilo politico e morale. Forse, e lo spero con il cuore, un Presidente che riuscirà a dare nuova credibilità e speranza al nostro Paese.
Con l’affetto e la sincerità di sempre.
Lascia un commento