Caro Dario Setefàno, non ho dubbio alcuno sulla rettitudine tua e di Michele Emiliano. Sulla genuinità e la straordinaria bellezza del nostro popolo, non sto neppure a dirlo. Ma mi piace guardare la realtà per quella che è. E so anche che attorno a noi, rischiano di muoversi interessi e personaggi che proveranno a incunearsi nelle maglie della competizione di primarie per le regionali, per cercare il miglior offerente, erogare servigi, pronti poi, dopo, a battere pegno.
Interessi e personaggi che intorbidano le acque dello stagno dove prolifera la politica opaca, per la quale il bene comune è solo una pallida irraggiungibile utopia. Noi, rispetto a questo tema sensibilissimo, soprattutto adesso, abbiamo un dovere. Mandare un messaggio chiaro, netto e forte. Perché solo in questo modo capiranno che qui non c’è trippa per gatti.
Ne va della credibilità di tutto il centrosinistra, della nostra capacità, nei prossimi anni, di poter essere forze che governano il cambiamento.
Per questo propongo a te a Michele di condividere l’impegno #primarievere su alcune regole per dire che il nostro è un confronto limpido, sobrio e immune da ogni trasformismo.
Alziamo l’asticella dall’inizio: vogliamo che queste primarie siano un patrimonio di credibilità per il centrosinistra e non solo un giacimento di energia civile.
1. Ci impegniamo a rendere pubblici on-line e con aggiornamento quotidiano, i contributi che riceviamo e come li spendiamo. Chi contribuisce volontariamente alle nostre campagne accetta di veder pubblicato il suo nome: in caso contrario, il contributo non può essere accettato.
2. Stabiliamo, quanto prima, il tetto massimo di spesa consentita per candidato, promuovendo così una politica all’insegna dei principi di sobrietà.
3. Sottoscriviamo tutti e tre una norma anti-trasformismo, con la quale si stabilisce che la coalizione che si presenta alle elezioni è esclusivamente composta dalle forze politiche che decidono di partecipare alle primarie e che si riconoscono nel perimetro del centrosinistra. Tutto questo potrebbe essere sottoscritto al primo confronto pubblico in cui ci ritroveremo insieme.
Che ne dite?