Si è conclusa oggi la mia visita di tre giorni in Bosnia-Erzegovina insieme ad una delegazione del Gruppo S&D. Abbiamo incontrato le principali personalità politiche e alcuni rappresentanti di ONG locali per discutere della situazione del Paese.
È giunto il momento di chiudere il ventesimo secolo e iniziare a lavorare per le giovani generazioni, che sono stufe delle divisioni etniche, delle distinzioni linguistiche, della disoccupazione e che vedono l’emigrazione come unica possibilità per costruirsi un futuro migliore.
I leader della Bosnia-Erzegovina – siano essi croati, serbi o bosniaci – dovrebbero smettere di considerare l’UE come una “vacca da mungere” e iniziare a vederla come l’unica reale possibilità per portare il Paese nel ventunesimo secolo.
Avanti dunque con le riforme per accelerare il processo di adesione all’Unione Europea.