Al governo della Regione siciliana “serve un modello organizzativo diverso che promuova i bravi e non i compari”.
E’ esattamente quello che credo anche io, che mi ha fatto credere nel progetto di Renzi e che è doveroso portare avanti e non immiserire in logiche di scambio o di posizionamento.
La politica della differenza e che faccia la differenza.
A prescindere da parole che spesso diventano strumentali, e figurarsi quanto verranno considerate strumentali le parole di Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia, nel momento e nel contesto, a prescindere da tutto, il suo è un discorso serio, valido sempre, che deve guidare chi fa politica.
Non possiamo ridurre i principi e i metodi che valgono a mere logiche strumentali, dobbiamo legittimare e avere il coraggio di difendere i principi e i metodi anche correndo i rischi delle accuse.
Accuse anche esse strumentali. Bisogna avere il coraggio della differenza e di fare la differenza.
Non per se stessi ma per un modello di etica politica irrinunciabile, nei confronti della nostra coscienza e nei confronti di chi ci segue e ci sostiene.
Promuovere i bravi, far fare le cose a coloro che ne son capaci, e avere l’intelligenza di capirlo e di attuarlo, e anche di opporsi quando così non accade, è un principio di etica politica importante e valido quanto e tanto l’onestà.
Non si abdica ai pensieri e non si abdica ai principi. La politica è pensiero e principio.
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