I tiranni di ogni tempo hanno bisogno della falsa propaganda per meglio ingannare il popolo.

Sempre trovano chi è disposto a mettersi al loro servizio: giullari, imbrattatele, cantastorie, pennaioli…

Costoro dal tiranno vengono pagati bene. E il fetore dei quattrini – è risaputo – è capace di risuscitare i morti. Resuscitare i morti e affossare i vivi. Al tiranno non importa – non è mai importato – di affossare i vivi.

Per lui non sono persone, sono solamente numeri.

E come tali vanno trattati. Importante per il tiranno è rimanere a galla.

La poltrona dove siede non è un semplice sgabello. È un trono maledetto. Che lo attrae. Lo ammalia. Lo seduce.

Lo acceca. Gli ha strappato l’ anima. ll tiranno da quel trono non vuole alzarsi. Costi quel che costi – pensa – non lo lascerà. È suo. Lo ritiene proprietà privata. Come se glielo avesse lasciato il padre in eredità perpetua. Povero tiranno di ogni tempo. E povero giullare che si prostra al suo potere. Un giorno capiranno che il pane rapinato ai poveri, dai loro figli non potrà essere mangiato. È avvelenato. Ammuffito. Puzza. Gronda sangue innocente. E il sangue degli innocenti grida vendetta al cospetto di Dio e dei giusti ancora presenti sulla terra.