Nel corso dell’ultimo anno l'”Africa IP SME Helpdesk” ha aiutato più di 500 piccole e medie imprese (PMI) dell’UE a proteggere la loro proprietà intellettuale (PI), quando durante l’ultimo anno hanno deciso di espandersi in Africa, uno dei mercati in più rapida crescita al mondo. Helpdesk ha messo in contatto il mondo produttivo europeo con l’Africa. L’Africa IP SME Helpdesk è stato istituito grazie al sostegno dell’Unione Europea e con la gestione dell’EUIPO, tramite il progetto Intellectual Property Rights & Innovation in Africa (AfrIPI).
Le attività dell’Helpdesk hanno anche promosso la cooperazione reciproca tra l’UE e i paesi africani in materia di commercio, contribuendo alla crescita economica dell’Africa e aprendo nuove frontiere per le imprese dell’UE.
In meno di 12 mesi, il servizio “Africa IP SME Helpdesk” finanziato dall’UE ha prodotto schede aggiornate dei singoli paesi, casi studio, guide e materiali didattici sulla protezione dei diritti di proprietà intellettuale in Africa, liberamente accessibili sul sito web dell’Helpdesk. Oltre alla sua linea telefonica dedicata che fornisce consulenza alle imprese in cinque lingue, l’Helpdesk ha aiutato centinaia di imprese dell’UE a proteggere, gestire e far rispettare i loro diritti di proprietà intellettuale, in particolare brevetti, marchi, disegni industriali, indicazioni geografiche e copyright.
Aiutando a orientare le strategie di internazionalizzazione delle imprese dell’UE tramite il suo approccio “know before you go” (sapere prima di partire), il servizio si occupa dei diversi requisiti legali nei vari paesi africani che influenzano il commercio e, di conseguenza, le attività di contraffazione. Come si evince dall’esauriente caso studio “Protezione doganale in Kenya”, un’azienda francese è riuscita a evitare che i suoi prodotti venissero contraffatti nel mercato del Sud Sudan dopo aver ricevuto consigli per tutelare il suo marchio nell’hub di trasporto regionale del Kenya.
La futura Area di libero scambio continentale africana, diretta a eliminare le barriere al commercio in Africa, offre opportunità commerciali per quello che un giorno, secondo alcune stime, potrebbe diventare un giro d’affari da 3.000 miliardi di dollari. Per molte imprese europee, ciò si traduce in un’intensificazione dei rapporti e degli investimenti commerciali anche attraverso la protezione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI).
L’UE e i suoi Stati membri costituiscono il più importante partner commerciale dell’Africa. Le esportazioni di beni dall’UE verso l’Africa sono passate nel 2021 a 288 miliardi di euro, rispetto al valore minimo di 225 miliardi di euro nel 2020, a causa della pandemia di COVID-19. Nel 2021, il 68% delle merci esportate dall’UE in Africa era costituito da manufatti.
Francia (24 miliardi di euro), Germania (23 miliardi di euro), Spagna e Italia (entrambe 18 miliardi di euro), Paesi Bassi (17 miliardi di euro) e Belgio (16 miliardi di euro) sono stati i maggiori esportatori di beni in Africa nel 2021.
In occasione del primo anno di attività, Christian Archambeau, direttore esecutivo dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), dichiara: “Concentrandosi sul sostegno alle PMI, l’Africa IP SME Helpdesk aiuta le imprese dell’UE a gettare le basi per un investimento sicuro in Africa. In cambio, l’Helpdesk permette ai Paesi africani di accedere all’economia globale ed è uno degli attori dell’Area di libero scambio continentale africana”.
“Le piccole e medie imprese (PMI) sono la colonna portante di molte economie in Europa e Africa. Rappresentano il 99% di tutte le imprese dell’UE, ma meno del 9% possiede diritti di proprietà intellettuale (DPI). Le aziende che possiedono DPI hanno il 68% di ricavi in più per dipendente rispetto alle aziende che non li possiedono. Le aziende che possiedono almeno un brevetto, un disegno o un marchio registrato generano in media un fatturato per dipendente superiore del 20% rispetto a quelle che non possiedono alcuno di questi DPI”, prosegue.
La PI è un motore fondamentale per la crescita e l’innovazione. I diritti di proprietà intellettuale sono uno dei modi principali con cui le aziende e gli inventori generano ritorni sui loro investimenti in conoscenza, innovazione e creatività. Un solido quadro di diritti di proprietà intellettuale in Africa può fungere da importante colonna portante per l’innovazione e lo sviluppo, favorendo così la crescita delle relazioni economiche tra l’UE e l’Africa e contribuendo allo sviluppo sostenibile.
Lanciato a Roma il 21 ottobre 2021 sotto gli auspici del Vertice UE-Africa per le PMI 2021, il nuovo Helpdesk ha mantenuto la promessa di mettere al centro delle attività persone, imprenditori e dirigenti d’azienda e ha fornito un servizio di assistenza di prima linea in materia di proprietà intellettuale alle PMI europee che operano o intendono accedere al mercato africano per migliorare la loro competitività globale. Le varie attività dell’Helpdesk hanno finora raggiunto migliaia di partecipanti, superando la percezione diffusa che le procedure di registrazione dei diritti di proprietà intellettuale siano complesse e costose e rappresentino un onere finanziario per le PMI.
Nei prossimi mesi sono previsti altri casi studio e schede informative, tra cui una relativa all’ARIPO (l’Organizzazione regionale africana per la proprietà intellettuale), che integreranno la scheda già esistente sul sistema regionale dei Paesi OAPI (dall’acronimo francese dell’Organizzazione per la proprietà intellettuale africana). Entrambe queste organizzazioni intergovernative promuovono la convergenza normativa in materia di brevetti e diritti di proprietà intellettuale tra i vari Paesi africani.
L’Africa IP SME Helpdesk mira a promuovere la cooperazione reciproca tra le PMI dell’UE e i Paesi africani in materia di commercio. L’obiettivo principale dell’Helpdesk è quello di contribuire allo sviluppo sostenibile e alla crescita economica in Africa, presentando al contempo nuove frontiere economiche per le imprese dell’UE. Di conseguenza, l’Helpdesk cerca di creare un ecosistema economico basato sulla cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra l’UE e gli Stati africani.