- Una collezione di prototipi in scala delle macchine dei due geni
- Nuovo progetto del Museo Mobile dedicato ad Archimede e Leonardo
- Portare l’arte e la scienza “a domicilio” anche a ospedali, carceri, aziende, case di riposo
Una proposta concreta e operativa che rappresenta l’evoluzione del modello culturale, che si apre ai territori e agli interlocutori, raggiungendoli grazie alla nuova veste viaggiante: è il nuovo progetto del Museo Mobile dedicato ad Archimede e Leonardo.
Il Museo Mobile, spin-off del Museo Archimede e Leonardo, è un progetto nato dalle riflessioni della sua Direttrice, Maria Gabriella Capizzi e dal confronto con il Comitato Scientifico, durante la pandemia: «Sentiamo una grande responsabilità nell’ambito culturale e questo ci ha portato ad evolvere il modello del Museo tradizionale, per renderlo aperto e accessibile a tutti». La parte più bella è la nuova ospitalità. È la nostra parte in questa riforma epocale di ciò che davamo per scontato, anche nel mondo della cultura».
Arte e cultura fuori dalle sedi tradizionali
«È un’iniziativa che si prefigge di portare l’arte e la cultura al di fuori della sede tradizionale, per farla arrivare in luoghi normalmente esclusi e reagire così al duro colpo inferto dalla pandemia – conferma il professore Gastone Saletnich, membro del Comitato Scientifico del Museo Archimede e Leonardo. Frequentare i musei, assistere ad un concerto, tuffarsi all’interno di un’opera teatrale, ci permette di nutrire la nostra mente, il nostro corpo e la nostra anima. Perché l’arte e la cultura sono veri farmaci, e basta assumerli regolarmente, per ottenere benefici tangibili». Sulle orme della madre, l’impresa sarà gestita e coordinata da Serena Brischetti, figlia del Direttore Maria Gabriella Capizzi che spiega: «Essere imprenditrice ed essere madre di due bambini piccoli non è una sfida semplice, ma è possibile. Le start up femminili sono in crescita come non mai, nonostante le barriere che tuttora persistono. Le donne lo dimostrano attraverso le loro imprese di successo e un duro lavoro quotidiano». Un punto di vista sostenuto anche dalla partnership con Confindustria: «Fare impresa è difficile, richiede impegno e intraprendenza- aggiunge Monica Luca, Presidente Confindustria Catania Imprenditoria Femminile. Farlo in un ambito artistico e culturale lo è ancora di più. Bisogna mettere in campo grande passione, motivazione e capacità di superare i limiti. Il Museo Itinerante, rappresenta il superamento dei più grandi dei limiti…andare oltre! Oltre le barriere strutturali facendo entrare l’arte nei luoghi più diversi, oltre le credenze limitanti che vedono arte e cultura patrimonio di pochi, oltre il pensiero del ‘non si può fare!’ che genera immobilismo ad ogni azione di creatività innovazione e progresso, oltre ogni difficoltà in era COVID adattando in sicurezza ogni step organizzativo».
Missione: il Museo ovunque e per tutti
La principale missione del Museo Mobile è dedicata a fornire una proposta dinamica, per garantire il diritto all’istruzione attraverso una didattica a domicilio accessibile a tutti – genitori, insegnanti, bambini. Un’iniziativa nuova e unica nel suo genere, con la proposta ambiziosa di portare l’arte e la scienza “a domicilio” anche ad altre categorie: gli ospedali, le carceri, le aziende, le case di riposo. Il contributo che Archimede ha lasciato alla storia è così vasto, ed ha avuto tali influenze nei geni dei secoli a venire, primo tra tutti Leonardo da Vinci, che merita di essere conosciuto da un pubblico più ampio possibile. I “marchingegni” di Archimede, come quelli di Leonardo, sono capolavori senza tempo. Invenzioni geniali, anticipatrici della modernità, antesignani di robot, elicotteri, orologi, meccanismi complessi. Pensando a modalità di fruizione adatte alla pandemia, una mostra in una dimensione ridotta è una scelta che può raggiungere una divulgazione più capillare, in una forma più flessibile e alla portata di tutti.
Un museo inclusivo per natura, che dedica particolare interesse al tema dell’inclusione attraverso l’ideazione di percorsi accessibili alle persone con disabilità e intende garantire, l’accesso di tutti al patrimonio culturale, con attenzione alle persone non vedenti e ipovedenti, con disabilità motoria o intellettiva-relazionale. Le loro particolari sensibilità consentono di realizzare percorsi tattili, visite guidate inclusive e laboratori innovativi, per la fruizione multisensoriale delle macchine.
Il Museo Mobile e il Teatro Stabile: insieme per un’officina della cultura siciliana
Grazie allo studio dei geni di Archimede e Leonardo da Vinci, è stata creata una collezione portatile di prototipi in scala di circa 50 centimetri. I particolari di un cannone che Leonardo disegnò per Ludovico il Moro, il dettaglio di un congegno archimedeo: il tutto ricostruito in scala, in questa moderna bottega del Verrocchio che è il Teatro Stabile di Catania, uno dei maggiori centri della cultura siciliana, che per la prima volta si confronta con un Museo e si trasforma in un’officina, in cui maestri artigiani, realizzano prototipi di un’epoca singolare. Il teatro diventa così cantiere, raccontando la storia di uno straordinario corpus di opere. «La partnership del nostro Teatro col Museo Archimede e Leonardo – dichiara il direttore del Teatro Stabile di Catania Laura Sicignano – porta nel presente una relazione antica, che è quella che c’è tra le professioni teatrali e la scienza. Non c’è laboratorio di scenografia che non sia costantemente al lavoro sui prototipi e che non si misuri continuamente con questioni matematiche, scientifiche, tecniche, capaci di rendere alla fine “invisibile” questo lungo processo di studio e ricerca per trasformarlo nel miracolo della scena. Non a caso lo stesso Leonardo si divertì a misurare la sua capacità d’invenzione anche col teatro e con la scenografia. E non a caso in questi ultimi anni abbiamo investito molto per rinnovare e rendere ancor più all’avanguardia il nostro laboratorio, con maestranze qualificatissime, che fanno onore alla tradizione del Teatro Stabile di Catania. Ecco perché siamo stati particolarmente felici della possibilità di mettere a disposizione del Museo Mobile e del Museo di Siracusa, le nostre competenze, in particolare quelle della nostra squadra tecnica, aprendo nuovi spazi e nuove opportunità alla divulgazione e alla fruizione di molte espressioni culturali».
Durante la conferenza stampa di presentazione è intervenuto Paolo Corsini, vicedirettore di Rai Due: «Archimede e Leonardo da Vinci rappresentano due geni della nostra storia millenaria, la cui opera – per altro – è assolutamente attuale. La felice intuizione della creazione di un Museo Mobile, cioè quella di portare l’arte in luoghi dove tradizionalmente non arriva, rappresenta a mio avviso un’occasione imperdibile di crescita e di sensibilizzazione della collettività. La cultura, dunque, non come chimera inaccessibile se non a pochi, ma come bene comune, che ha il potere di unire rafforzando la nostra identità, nazionale ed europea». L’intervento dell’Assessore Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina ha voluto sottolineare l’importanza di progetti trasversali come il Museo Mobile per dare vitalità ai territori. Il Museo Mobile allestisce così un affascinante viaggio, che parte dalla splendida Siracusa del III secolo a.C. dove visse Archimede, e si snoda fino al ‘500, periodo storico di Leonardo.
Il Museo come risorsa per lo sviluppo del territorio
Il nuovo progetto si inserisce in una visione progettuale che interseca cultura, sviluppo della persona e crescita territoriale, come ha sottolineato l’assessore alla Cultura del Comune di Siracusa, Fabio Granata: «Bellissima idea quella legata a due geni assoluti, diventata progetto di alcune nostre importanti istituzioni teatrali, museali e culturali. Portare in giro tasselli della nostra identità culturale significa farsi carico di quel lascito straordinario che non può non diventare progetto e visione del nostro SudEst:” L’Eredità dei Padri devi riconquistarla se vuoi possederla davvero”». A rafforzare invece il punto di vista territoriale è intervenuto alla conferenza stampa Giuseppe Rosano, presidente dell’associazione “Noi Albergatori” di Siracusa, che ha sottolineato l’importante apporto culturale che il Museo Archimede e Leonardo è riuscito a produrre in questi anni a Siracusa, contribuendo a rafforzare con la sua proposta culturale la permanenza media dei soggiorni turistici. «Anche la scienza può viaggiare- conferma Rosano-. A renderlo possibile ci ha pensato Maria Gabriella Capizzi, catanese di straordinario talento, venuta in sordina nella città di Siracusa a impiantare il Museo Archimede e Leonardo da Vinci. Oggi, ha riposto tutto in una valigia per intraprendere, nella continuità, un altro meraviglioso e surreale viaggio: destinazione? In ogni luogo dove risiederanno viaggiatori appassionati di arte e cultura, amanti di eleggerla quale meta per le loro vacanze». «Una direzione confermata anche da Ambra Saottini, Project manager e formatrice per l’hospitality e la cultura, che ha poi sottolineato l’importanza della comunicazione per generare impatto:” La fruizione dell’arte sta evolvendosi in un nuovo percorso, uscendo dai luoghi deputati per costruire un dialogo con una moltitudine di realtà private. La dimostrazione reale di questa nuova apertura è riscontrabile dalle iniziative che stanno intraprendendo i Direttori e le Direttrici di importanti musei italiani. La comunicazione del progetto, nell’era digitale, attraverso una strategia e una programmazione di contenuti da divulgare sul web e sui social, crea quel processo di curiosità, interesse e unicità che muoverà il consumatore a scegliere un luogo piuttosto che un altro».
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