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Rapporto nazionale sul mare: al Sud un terzo del ‘prodotto blu’ nazionale

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Le imprese giovanili in Italia rappresentano il 9,0% dell’economia blu, quelle femminili il 22,4%, e le imprese straniere il 7,4%. Le regioni con la maggiore incidenza del valore aggiunto dell’Economia del Mare sul totale dell’economia territoriale sono: Liguria (11,9%), Friuli-Venezia Giulia (7,2%), Sardegna (7,1%), Lazio (6,0%) e Sicilia (5,7%). A livello provinciale, i dati più rilevanti provengono da Trieste (18,9%), Livorno (17,6%), La Spezia (16,8%), Gorizia (13,7%) e Rimini (13,0%). Questi dati emergono dal XII Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare, curato dall’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare Ossermare, dal Centro Studi Tagliacarne – Unioncamere, da Informare Camera di Commercio Frosinone Latina e dal Blue Forum Italia Network, presentato a Roma.

Il Sud Italia consolida il suo primato come area di maggiore produzione di valore aggiunto con quasi 21 miliardi di euro di produzione diretta, pari a circa un terzo dell’intero ‘prodotto blu’ nazionale. Questa prevalenza si riscontra anche nell’occupazione, con oltre il 37% dei lavoratori del settore concentrati nel Sud, nonché nel numero di imprese che, nel Mezzogiorno, superano le 111 mila unità, ossia oltre il 48% dell’intera base imprenditoriale blu del Paese. Tuttavia, il moltiplicatore economico è più basso al Sud, pari a 1,6, rispetto al 2,0 del Nord-Est, all’1,9 del Nord-Ovest e all’1,7 del Centro.

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Redazione 2