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Private Equity in Italia: focus su tecnologia e scienze della vita
25 Giu 2024 09:56

Negli ultimi anni, il private equity ha rivolto un’attenzione crescente verso due settori chiave per l’economia italiana: la tecnologia e le scienze della vita. Questi comparti non solo rappresentano una parte significativa del mercato in termini di occupazione e ricavi, ma sono anche caratterizzati da alti livelli di innovazione e investimenti in ricerca e sviluppo.

Investimenti nel Private Equity (2014-2023)

Tra il 2014 e il 2023, il private equity ha investito complessivamente 25 miliardi di euro in tecnologia e scienze della vita, rappresentando il 29% del totale del mercato. Questi investimenti sono stati distribuiti su 499 operazioni che hanno coinvolto 267 società. L’interesse per questi settori è cresciuto significativamente negli ultimi cinque anni, come evidenziato durante il quinto incontro annuale con gli investitori istituzionali organizzato da Aifi a Ischia, con una ricerca dal titolo “Costruire il domani investendo in tecnologia e scienze della vita”.

Settore tecnologico

Nel settore tecnologico, il private equity ha investito 15,9 miliardi di euro attraverso 289 operazioni, coinvolgendo 160 società. Il segmento degli hardware ha attratto il maggior numero di investimenti, seguito da piattaforme e software. L’ammontare medio investito in questo settore è di 55 milioni di euro, superiore alla media del mercato di 36 milioni.

Settore delle scienze della vita

Per quanto riguarda le scienze della vita, gli investimenti ammontano a 9,2 miliardi di euro, distribuiti su 210 operazioni che hanno coinvolto 107 società. Il sotto-comparto principale è quello della produzione e ricerca di farmaci. Anche in questo caso, l’ammontare medio investito è superiore alla media del mercato, attestandosi a 44 milioni di euro.

In tale settore, 28 poli di aggregazione (26% del totale) hanno acquisito 52 società, con una media di 1,9 add-on per ciascun polo. Il 62% degli add-on è stato realizzato nei settori della produzione e ricerca di farmaci e della produzione e ricerca di medical equipment.

Impatto economico degli investimenti

Gli investimenti in questi due settori hanno avuto un impatto economico significativo. Le società coinvolte hanno registrato una crescita media dei ricavi del 35% e un aumento del numero di dipendenti del 67% nei tre anni successivi all’investimento.

Crescita nel settore tecnologico

Nel settore tecnologico, i ricavi medi delle società sono aumentati del 59%, passando da 19,2 a 30,4 milioni di euro, mentre il numero di dipendenti è cresciuto del 105%, da 63 a 128. Per le aziende con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro, la crescita dei ricavi è stata ancora più marcata, pari all’81%.

In questo settore, 39 poli (24% del totale) hanno acquisito 120 società, con una media di 3,1 add-on per ciascuna piattaforma. I 3 poli più attivi hanno rappresentato il 39% delle acquisizioni totali. Il 49% degli add-on ha riguardato il settore della consulenza e dei servizi ICT, mentre il 31% ha interessato il settore dei software.

Crescita nel settore delle scienze della vita

Nel settore delle scienze della vita, i ricavi medi sono aumentati del 20%, da 17,7 a 21,3 milioni di euro, e il numero di dipendenti è cresciuto del 43%, da 74 a 106. Anche in questo caso, le imprese più grandi hanno mostrato una crescita superiore alla media, con un incremento dei ricavi del 32%.

Strategia di add-on e mercato M&A

La strategia di add-on è diventata una componente fondamentale per il private equity, con 67 delle 267 imprese analizzate (25%) che hanno effettuato acquisizioni di 172 società, di cui 149 in Italia e 23 all’estero. In media, ciascun polo di aggregazione ha realizzato 2,6 add-on.

Il private equity continua a svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo dei settori tecnologico e delle scienze della vita in Italia, contribuendo significativamente alla crescita economica e all’innovazione. Questi investimenti non solo migliorano la competitività delle imprese italiane, ma promuovono anche l’occupazione e la ricerca, gettando le basi per un futuro prospero e tecnologicamente avanzato.


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