Mascherine in silicone contro il Coronavirus. L’idea è venuta a un gruppo di giovani laureati di Agropoli, nel Salernitano, che hanno progettato e realizzato mascherine biomedicali utilizzando silicone ipoallergenico.
Ogni minimo dettaglio è stato pianificato per rendere la mascherina comoda, pratica ed efficiente. La mascherina realizzata in “tessuto non tessuto” può essere cambiata al costo di 50 centesimi. La protezione è la stessa delle mascherine FFP2 ed FFP3. Uno dei grandi vantaggi ottenuti da questa mascherina, chi porta gli occhiali lo sa, è che non appanna: attraverso la mascherina in silicone, saranno evitati quei fastidiosi aloni provocati dal respiro. Le mascherine, con 30 filtri, sono in commercio su www.cspitaly.it .
E’ di qualche giorno fa la consegna delle prime mascherine all’ Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Lo stesso Presidente dell’Ente, Tommaso Pellegrini ha risposto a questo gesto attraverso un post su Facebook: “Ho espresso i più sentiti complimenti a un gruppo di giovani e brillanti neolaureati del nostro territorio, che hanno avuto l’idea di progettare e realizzare mascherine biomedicali utilizzando silicone ipo-allergenico. La passione, la competenza, l’impegno e il coraggio dei nostri giovani ci rende particolarmente orgogliosi e ci fa essere più ottimisti per il futuro. Bravissimi”.
La procedura di certificazione come dispositivo di classe I in accordo alla normativa CEE è già stata avviata. Inoltre si attende che venga inclusa nella lista dei dispositivi medici online. A produrle sono tre aziende venete. “E’ tutto made in Italy – spiega Stefano Cammarano, 22 anni, fresco laureato in ingegneria informatica all’Università di Salerno -. Vogliamo contribuire alla ripresa del Paese, in tutta sicurezza”.