Nel cuore della Basilicata c’è un giovane artigiano deciso a fare le scarpe a tutti i potenti della terra. Per Gianfranco Montano, quello del calzolaio non è soltanto un mestiere nobile e antico ma una vera missione. Cresciuto a Sant’Arcangelo, un piccolo paesino dell’entroterra lucano, Montano da bimbo frequentava la piccola bottega dello zio calzolaio. E’ nata lì la sua passione per le calzature, in una piccola bottega dagli odori forti e dai colori accesi. In quell’antro si respirava la magia di un mestiere antico e affascinante, in un tempo dove la scarpa era un oggetto prezioso e andava custodita, conservata e riparata.
L’emigrazione e poi il ritorno in Basilicata
Poi, le cose della vita hanno portato via Montano dalla sua Lucania, come accade a tanti ragazzi del Sud. Montano trova lavoro in un’azienda farmaceutica in Emilia Romagna. Uno stipendio sicuro e una vita tranquilla non cancellano la passione. Così decide a tornare nella sua terra, si guarda intorno per capire cosa manca nella sua zona, la Val d’Agri, e si accorge che non ci sono calzolai.
Montano, le scarpe artigianali amate dai vip
Il primo passo è aprire una bottega di riparazioni. Poi, un po’ il caso, un po’ il destino, lo ricongiungono ad un suo prozio che vive a Firenze, dove insegna calzature al Polimoda di Ferragamo e all’accademia Riaci. Va a Firenze e impara l’arte di fabbricare scarpe artigianali. Viaggia di notte, studia di giorno e poi torna nella sua bottega di Sant’Arcangelo per fare le riparazioni. Osa ancora, Gianfranco, e da riparatore diventa designer. Oggi esporta le sue creazioni in Italia e nel mondo e coinvolge i suoi clienti nel processo creativo scegliendo i materiali ed i colori per la realizzazione delle proprie scarpe: uniche e su misura.
Le scarpe di Montano sono diventate un must per vip di tutto il mondo. Hanno scelto le scarpe dell’artigiano lucano il regista Francis Ford Coppola (anche il maestro è di origini lucane, la sua famiglia proviene da Bernalda), il cantante Al Bano, l’attore Enzo Salvi, il presentatore Carlo Conti e l’artista lucano Rocco Papaleo.
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