Il plastico ottocentesco di Pompei è uno dei simboli del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
È in sughero e rappresenta gli scavi scavi archeologica dell’antica Pompei, sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Oggi, grazie al video “Pompei: il plastico e la città. Orientarsi fra spazio tempo“, sarà possibile per i visitatori della sala XCVI del MANN ammirarlo ancora di più.
Il filmato è proiettato su uno schermo da 85 pollici – inserito al centro della parete su cui è dipinto un Vesuvio con le misure che aveva prima dell’eruzione – e dura sette minuti, prodotto da Altair4 Multimedia.
Il video in 3D permette di approfondire, in maniera suggestiva, alcune curiosità, come la reale posizione di Pompei in rapporto alla vicina linea costiera e al Vesuvio.
Inoltre, si osserva come il Vesuvio stesso, nel 79 d. C. alla vigilia dell’eruzione, si presentasse agli antichi abitanti della città: più simile a una collina che a un minaccioso vulcano.
Come si legge su Ansa.it, il direttore del Museo, Paolo Giulerini, ha spiegato che “è il primo passo del MANN verso la tecnologia che permetterà, progressivamente, di leggere in maniera completa le nostre collezioni”.
L’innovazione tecnologica a Pompei, infatti, non si esaurisce qui.
Sempre Giulierini, infatti, ha annunciato che dopo questa prima sperimentazione, dedicata al plastico di Pompei, che si inserisce in un parziale riallestimento della sala curato da Valeria Sampaolo, Andrea Mandara e Francesca Pavese, arriveranno, entro l’anno, la rete wi-fi completa nelle sale museali e moltissime applicazioni non invasive per i molteplici pubblici, a partire dai bambini fino ai diversamente abili, grazie al progetto Pon Accessibilita’, finanziato dal Mibact”.
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