È stata aperta sabato scorso la bretella stradale “Lungomare Oplonti” che collegherà il Porto di Torre Annunziata all’area industriale di via Terragneta.
L’intervento – per il quale la Regione Campania ha investito 33 milioni di euro – ha previsto la riqualificazione dell’area e della spiaggia della Salera, il dragaggio del fondale e la realizzazione di un parcheggio.
La giornata di sabato ha visto anche l’intitolazione dello slargo di accesso dal porto alla bretella ad Andrea Marchese, cittadino di Torre vittima della camorra: un modo per riaffermare i valori di legalità, trasparenza, correttezza e rispetto nei rapporti fra esseri umani.
La battaglia contro la camorra è innanzitutto questo: a Torre non ci sono due parti, Torre è una sola ed è una città civilissima di antica tradizione.
L’intervento di sabato è parte integrante di un progetto più complesso previsto per tutta la fascia costiera e l’area vesuviana. Oggi è la strada, poi completiamo il consolidamento della diga Foranea, mentre poi c’è un secondo lotto che prevede l’escavo nella sabbia del Porto di Torre, che può diventare il terzo porto della regione dopo Napoli e Salerno.
Abbiamo risorse imponenti da utilizzare. Gli aspetti importanti sono due: avere organizzazione e darci un progetto, quello di fare in modo che in 3 anni tutto il litorale sia balneabile e la spiaggia di Salera bonificata completamente e consegnata ai cittadini.
Abbiamo investito altri 6 milioni di euro per la spiaggia per completare tutta la bonifica. Questo può diventare davvero un polmone turistico straordinario, una miniera d’oro, se siamo la capacità di creare economia e lavoro partendo dalla riqualificazione territoriale, dalla realizzazione delle strade e dei collegamenti ferroviari. Cioè facendo un lavoro di sviluppo turistico che è assolutamente alla nostra portata.
Il video:
Lascia un commento