Il Ponte sullo Stretto di Messina è in cima all’agenda del neo ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Appena insediato al dicastero, il vicepremier e ministro ha contattato i governatori Roberto Occhiuto e Renato Schifani. Accordo raggiunto per celebrare un incontro a tre che consenta di fare il punto sull’opera che deve collegare la Sicilia all’Europa. L’appuntamento è previsto per il prossimo 8 novembre.
Salvini, “dopo 50 anni di attesa il Ponte si farà”
Salvini sembra convinto di poter realizzare l’opera: “Ho già fatto la prima riunione operativa con ingegneri ed esperti. C’è già un’ipotesi di costo e di tempistica. Abbiamo a che fare con una società in liquidazione dal 2013, ma un progetto c’è, conto che nei prossimi mesi dopo 50 anni di attesa ci sarà una parola certa”. Per il Ministro delle Infrastrutture, realizzare il Ponte, “sarà un impegno e un orgoglio per arrivare finalmente alla definizione del progetto e all’avvio dei lavori di qualcosa che porterà il nome dell’ingegneria italiana in tutto il mondo”
Per il presidente calabrese Occhiuto si tratta di un’iniziativa positiva
Per il presidente calabrese Roberto Occhiuto si tratta di un’iniziativa positiva. “Giudico positivamente l’iniziativa del ministro Salvini sul Ponte sullo Stretto – ha commentato il presidente con una nota stampa- del resto, si tratta di un argomento in merito al quale sia il presidente Schifani che io ci siamo espressi in più occasioni favorevolmente, manifestando la nostra volontà di realizzare questa grande opera. Sulle infrastrutture, peraltro, il centrodestra ha le idee chiare».
Ma sul ponte è sempre polemica
Sempre a proposito di ponte, non mancano mai le polemiche. Oggi hanno sguainato la tastiera, sfidando sui social l’ex ministra siciliana Stefania Prestigiacomo e il senatore Carlo Cottarelli. La prima parola è stata di Cottarella che ha sostenuto di non essere “contro il Ponte sullo Stretto. Vorrei solo che ci si pensasse dopo aver sistemato i treni regionali in tutt’Italia, Nord, Centro, Sud e Isole. Stamattina Trieste-Mestre: quasi 2 ore in piedi in un treno strapieno”. Cottarelli ha affidato il suo pensiero a Twitter.
La replica di Stefania Prestigiacomo
Immediata la replica della Prestigiacomo: “Quando di parla di ponte sullo stretto di Messina il ‘benaltrismò assume anche una forma mascherata di manifesta discriminazione nei confronti del Sud, un modo dialetticamente elegante per affermare che la condizione di oggettiva difficoltà del Meridione, in termini infrastrutturali, debba rimanere così com’è, perché c’è altro di più importante da fare. Nel caso di Cottarelli, la tratta ferroviaria Trieste-Mestre. Qual è la ratio che indica in quella specifica tratta una maggiore rilevanza rispetto al collegamento tra l’Europa e la Sicilia? Insomma, perché si ha sempre la tendenza a definire, implicitamente o esplicitamente, le esigenze di crescita del Sud come di serie B?”.
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