La Basilicata punta a rilanciare i suoi Borghi che diventeranno una leva strategica per lo sviluppo del territorio. Il presidente della Regione. Vito Bardi, supportato dal coordinatore della Struttura di missione Pnrr Gianpiero Perri, ha incontrato i sindaci dei Comuni i cui progetti hanno conseguito alti punteggi nelle graduatorie nazionali del Bando Borghi – Pnrr, figurando tra i primi non finanziati.
Bardi ha confermato l’impegno della Regione a sostenere quei progetti per la rigenerazione sociale ed economica dei borghi lucani che non hanno trovato spazio finanziario sulle risorse ministeriali, pur avendo conseguito punteggi elevati.
A tal fine, sono state posti in bilancio 18 milioni e 200 mila euro, così suddivisi: i Comuni di Aliano, Colobraro, Irsina e Rotonda riceveranno quattro milioni di euro ciascuno, sulla linea B a San Costantino Albanese, primo in graduatoria dei non finanziati, è riconosciuta la somma di 587 mila euro mentre ai Comuni di Moliterno, Maratea e Vietri di Potenza, che seguono in graduatoria, è assegnato un finanziamento di 537 mila euro ciascuno. Il presidente, inoltre, ha precisato che verranno seguite le regole e le condizioni fissate dal Pnrr. Dopo la delibera di assegnazione delle risorse, saranno programmati incontri, aperti sia ai Comuni finanziati dal ministero che della Regione, con Apt, Fondazione Matera –Basilicata 2019 e Sviluppo Basilicata, per concordare azioni di sistema.
“Il rilancio dei borghi – ha dichiarato Bardi – è parte integrante del Piano strategico regionale. Il nostro impegno sarà massimo per sostenere quelle realtà locali che si sono dotate di progettualità specifiche, a partire da quanti hanno utilizzato al meglio l’opportunità della linea Borghi Pnrr”. Il presidente, poi, ha sollecitato le amministrazioni locali a continuare nella messa a punto di quella parte progettuale pur prevista nel piano iniziale ma non finanziabile nell’immediato “così da esser pronti per intercettare nuove risorse sulla programmazione 2021-2127”. “Una parte delle speranze del futuro – ha concluso – riguardano proprio la capacità da parte dei Comuni di avviare iniziative e progetti capaci di combattere lo spopolamento”.