Foggia è stata da sempre considerata una provincia difficile: mafie, criminalità, lavoro nero e un tessuto economico sterile, hanno da sempre impedito a questo territorio – nonostante le indubbie potenzialità – di raggiungere traguardi importanti nelle classifiche nazionali sulla qualità della vita.
L’ultimo rapporto del sole24ore, infatti, vede la provincia di Foggia al penultimo posto. La Capitanata, però, non è solo questo. Sarebbe riduttivo basarsi su sterili classifiche, fatte di numeri, per esprimere il potenziale di una città e dei suoi abitanti. Sono tantissime, infatti, le eccellenze che provengono da questo territorio. Un territorio aspro, è vero, ma che ha saputo da sempre dimostrare una grande resilienza.
Foggia ha saputo risollevarsi dal terremoto del 1731, da diverse epidemie, dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e l’ha fatto sempre a testa alta, seppur con le ferite nel cuore.
In questo contesto, nel 2015, alcuni giovani foggiani decisero di rimboccarsi le maniche, di investire sulla propria terra per raccontare quanto di buono essa ha da offrire. Il tempo necessario per fare le pratiche in Tribunale e si parte: nasce foggiareporter.it, il quotidiano di informazione online della Capitanata. Una realtà innovativa, fresca, con alla base dei seri principi e, soprattutto, valori morali.
Non un semplice quotidiano, c’è da dirlo, perché sarebbe riduttivo classificare questo progetto come un semplice quotidiano di informazione come ne esistono a migliaia nel nostro Paese. Il focus del giornale online non è affatto la cronaca, (come accade per molti quotidiani locali), che comunque non manca all’interno del magazine per informare il cittadino su ciò che accade in città. I foggiani, tuttavia, in questo momento storico hanno bisogno di altro.
Necessitano senza ombra di dubbio di riscoprire le proprie origini, di conoscere il loro passato per essere protagonisti di un futuro radioso. Un futuro difficile, reso difficile soprattutto da una parte della popolazione che non vuole prendere atto del cambiamento e che, purtroppo, è schiava di una mentalità atavica che impedisce al territorio di sfruttare al meglio le grandi potenzialità che di certo non mancano.
“Nel corso degli anni abbiamo intervistato personaggi illustri del nostro territorio: da Giovanni Muciacccia, a Gianna Fratta passando per l’ex capitano del Foggia Calcio Pirazzini e l’attore Rai Gianmarco Saurino.” – Ci spiega l’editore e CEO Luigi Sabbetti – “Tutti grandi esempi di una Foggia operosa, vogliosa di riscatto sociale. Non solo, abbiamo anche dato voce ai tanti che, purtroppo, sono scomparsi da tempo, ma hanno saputo donare un grande contributo alla città di Foggia, raccontando le loro vite: il pittore Guido Grilli, il Sindaco Scillitani, il giornalista Mauro de Mauro (ucciso da cosa nostra NDR), Francesco Marcone, Giovanni Panunzio e molti altri. Personaggi che hanno saputo distinguersi per il loro impegno civico e morale, che spesso vengono dimenticati, soprattutto dai giovani che, purtroppo, non sono consapevoli del grande passato che ha visto la nostra città protagonista di una rinascita culturale tutta italiana.
Sono tantissimi i foggiani, che pur essendo nati in questa città, non hanno mai sentito queste storie ed è un vero peccato.
Storie di uomini semplici, che hanno combattuto per il bene della nostra Città.”
“L’obiettivo non è solo quello di raccontare il passato”– prosegue l’editore – “ma anche quello di far convergere le eccellenze del nostro territorio. Ogni settimana, infatti, pubblichiamo rubriche a cura di professionisti foggiani ed esperti di cultura e territorio. Cerchiamo di unire l’utile al dilettevole, in modo tale da rendere il lettore consapevole delle proprie origini, ma anche divertirlo ed intrattenerlo con notizie più leggere.
Il nostro modello è quello del giornalismo partecipativo, siamo sempre alla ricerca di chi sappia dare un valido contributo per elevare il nostro territorio. Vogliamo che il foggiano che legge il nostro giornale sia fiero delle sue origini e trovi la forza per costruire qualcosa di buono qui, senza bisogno di abbandonare la propria terra.”
“Foggia ha molto da offrire” conclude Sabbetti e, rivolgendosi ai foggiani dice – “non denigrate la vostra città, imparate ad amarla e prendervene cura: i vostri sforzi verranno ripagati”.