Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR), principale strumento di sviluppo del sistema agricolo, agroalimentare e forestale, cambia. E diventa dal primo gennaio 2023 Piano Strategico Nazionale (PSN). Un PSR a regia nazionale, che avrà un nuovo lessico e sigle, 42 misure e una programmazione quinquennale, fino al 2027, e non più settennale. Potrà contare su 25 miliardi di euro: di questi 1,184 saranno destinati alla Puglia.
Le Osservazioni sul Futuro nel padiglione 152 della Fiera del Levante sul tema dell’agricoltura hanno coinvolto l’assessore regionale, Donato Pentassuglia, l’Autorità di Gestione del PSR Puglia 2014-2022, Gianluca Nardone, il responsabile pianificazione e controllo della PAC, politica agricola comune, Francesco Degiorgio, i responsabili di raccordo delle misure attuali del PSR e gli esponenti del partenariato e del mondo agricolo pugliese.
“Abbiamo messo a fuoco una serie di temi strategici per la prossima programmazione. Vogliamo guardare al futuro con l’ambizione di qualificare meglio il nostro sistema agricolo – ha ricordato Pentassuglia – e dobbiamo con il nuovo PSN proiettarci verso un’agricoltura di precisione e coinvolgere le nostre imprese verso produzioni che sappiano intercettare le esigenze di mercato, con più primizie e più coltivazioni tardive. Abbiamo bisogno di competere alla grande e tutta la struttura del Dipartimento Agricoltura continuerà a lavorare su questo fronte. Io confido sempre nel principio di corresponsabilizzazione: è un segnale di attenzione al sistema di impresa doveroso in questi tempi complessi”. I funzionari del Dipartimento Agricoltura hanno lavorato, con il supporto dei docenti delle Università di Bari, Foggia e Lecce e il partenariato socio economico regionale per la produzione del position paper, con un’analisi sui 9 obiettivi specifici del nuovo PSN. Il prossimo Piano Strategico Nazionale prevede un’allocazione delle risorse al 34% nel comparto biologico, per il 36% su investimenti in agricoltura e per il 30% sulle infrastrutture.
“In questa nuova PAC abbiamo un’architettura verde – ha ricordato il direttore del Dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone – sulla quale si è costruita una nuova organizzazione per l’utilizzo delle risorse, tra i quali i cosiddetti ecoschemi. Con il nuovo PSN abbiamo l’opportunità di far diventare seriamente la Puglia la prima regione nel biologico in Italia, puntando sull’innovazione varietale per mandorlo, ciliegio, olivo. E sarà possibile favorire il presidio identitario del territorio con le aziende zootecniche. Ora attendiamo da Bruxelles il semaforo verde al nuovo PSN”.