Gli aspetti da chiarire sono tanti e i contorni sono quelli di un giallo. Bisognerà accertare se si è trattato di un aborto o di un decesso avvenuto a seguito di un parto prematuro. Al momento si parte da un solo dato certo: in un cassonetto dei rifiuti di corso Garibaldi, a Napoli, è stato trovato un feto di circa 5/6 mesi di gestazione.
La scoperta è stata fatta nel pomeriggio. Un uomo è andato a rovistare nei contenitori. Rimuovendo un sacchetto ha scoperto un corpicino insanguinato, di un maschietto non ancora completamente formato, con il cordone ombelicale legato. Era avvolto in un drappo. L’uomo ha urlato richiamando l’attenzione di alcuni commercianti che hanno allertato i soccorsi. ‘
“Non riuscivo a crederci, mi sembrava impossibile”, ha detto l’uomo ai passanti e alle persone giunte sul posto raccontando cosa ha provato alla vista del quel corpicino insanguinato. I sanitari del ”118” non hanno potuto fare altro che allertare polizia e carabinieri. Forse è stato partorito tre/quattro ore prima del ritrovamento ma la certezza si avrà solo al termine dell’esame medico legale che sarà eseguito nelle prossime ore. Non si sa, al momento, se fosse figlio di italiani o di una coppia di immigrati che vivono nella zona della ferrovia. Chi lo ha messo in quel cassonetto? La polizia sta cercando di capire se sia stata una donna o un uomo.
Quindi la polizia sta ricostruendo attentamente quanto è avvenuto dalle 11:30 alle 15:30 di oggi. Molto probabilmente lo si potrà ricostruire visionando anche le immagini dei sistema di videosorveglianza della zona. I poliziotti stanno passando al setaccio anche il quartiere, alla ricerca di qualche testimone che possa aiutare gli investigatori a identificare la mamma. Ovviamente sono stati avviati accertamenti anche negli ospedali della provincia per verificare se si è presentata qualche donna per avere assistenza dopo aver partorito.
Comunque non sarà un’indagine facile perché la zona dove è avvenuto il ritrovamento è una tra le più frequentate della città. Infatti, è a pochi centinaia di metri dalla stazione centrale e da quella della Circumvesuviana. Intanto, sempre a Napoli, all’ospedale ‘Cardarelli” un’altra mamma, insieme ai medici, sta ancora lottando disperatamente tra la vita e la morte per salvare un altro feto. Lo porta in grembo ed è appena di undici settimane. Si tratta di Carolina Sepe, ferita a fine agosto, nel corso di un litigio a Lauro (Avellino) nel quale è stato ucciso il padre e sono stati feriti altri suoi familiari. Le sue condizioni, disperate, erano migliorate un po’nei giorni scorsi, ma poi sono nuovamente peggiorate. La sua vita, e quella del feto, sono appese a un filo.
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