”Un uomo che è stato violento tornerà ad esserlo, le donne non devono fidarsi perché perdonare chi è stato violento significa accettare di subire un nuovo reato”.
Lo afferma in un’intervista a Repubblica l’avvocato penalista ed ex deputato Giulia Bongiorno, sottolineando che la legge che introduce il reato di stalking può non bastare per contrastare la violenza sulle donne.
”Sicuramente – spiega – la legge contro il reato di stalking offre maggiori strumenti a forze dell’ordine e magistratura. Però non dobbiamo illuderci, se le donne non sono coerenti non c’è codice penale che possa bastare. A me è capitato di recente d’incontrare al ristorante una donna che due mesi prima aveva denunciato l’ex ed era a cena con lo stesso uomo. Non mi ha neanche salutato perché sapeva perfettamente di aver fatto un errore, ma intanto erano insieme. Purtroppo se le vittime scavalcano la denuncia, e si ricongiungono con chi le ha maltrattate, poco sì può fare per aiutarle”.
È però anche vero, aggiunge, ”che le forze dell’ordine non sempre danno una risposta immediata. Sull’argomento c’è una preparazione che io definisco a ‘macchia di leopardo”’.
Il ”limite” dell’ultimo decreto anti violenza ”è quello di mettere sullo stesso piano la violenza verso le donne e quella dello stadio, dimenticando che non sono la stessa cosa”. In più, dice, ”occorre puntare sulla prevenzione”.
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