Quattro arresti. Il prefetto di Benevento Ennio Blasco e tre imprenditori del Napoletano. L’accusa è quella di corruzione.
Il corrotto sarebbe il prefetto. In cambio di ritardi sul rilascio della certificazione antimafia otteneva dagli imprenditori il pagamento di qualunque spesa quotidiana…. dalle ricariche telefoniche, all’impiego per la figlia presso società del gruppo di vigilanza, dalle spese di lavanderia a biglietti ferroviari a gioielli, ristoranti… insomma la spesa quotidiana. Gli inquirenti definiscono la vicenda come caso di corruzione permanente.
I fatti di corruzione sono relativi agli anni 2009 – 2011 quando Ennio Blasco era a capo della Prefettura di Avellino. In pratica gli istituti di vigilanza non consegnavano la certificazione antimafia agli enti pubblici per i quali lavoravano per ritardi ingiustificati degli uffici della prefettura di Avellino.
E per questo le società private che si occupavano di controllo e sicurezza all’interno dei locali di aziende pubbliche in Irpinia (da Equitalia a società che si occupava di trasporti) gli appalti non venivano bloccati e gli imprenditori continuavano a guadagnare.
Gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno scoperto che questi ritardi non erano frutto dell’inefficienza della burocrazia ma di un collaudato sistema corruttivo… che poi sono i due mali del Belpaese, che costano alle casse dello Stato miliardi di euro ogni anno.
L’inchiesta che ha portato a quest’epilogo nasce l’indomani del sequestro lampo nel settembre del 2010 e della liberazione di Antonio Buglione con l’arresto poi di quattro banditi sardi che avevano chiesto 5 milioni di euro per il rilascio.
I finanzieri entrarono in azione per capire se la famiglia dell’imprenditore aveva pagato il riscatto visto che i beni furono bloccati dalla magistratura come di prassi in questi casi…. è bastato guardare nei conti degli imprenditori per trovare troppi pagamenti di beni e servizi per un prefetto…
E’ bastato seguire la scia dei soldi ed arrivare a Ennio Blasco… non nuovo a guai giudiziari. Fu già indagato, ma ne uscì pulito, nell’ambito di un’altra inchiesta a Napoli quand’era vice Prefetto.
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