C’erano una volta le vecchie e care strade del Monopoli. La nuova versione è invece un inno alla finanza irresponsabile. È una vera e propria crociata quella lanciata da sette deputati Pd, tutti renziani, alla nuova versione dello storico gioco da tavola – Monopoly nell’edizione internazionale – che l’azienda statunitense Hasbro starebbe per lanciare.
Protesta che, in una lettera pubblicata ieri sul Corsera, i 7 parlamentari hanno indirizzato direttamente all’ambasciatore degli Usa in Italia. Chiedendogli di prendere “eventuali” provvedimenti e attirandosi le ironie della rete.
Per i sette renziani – Michele Anzaldi, Marina Berlinghieri, Matteo Biffoni, Luigi Bobba, Lorenza Bonaccorsi, Federico Gelli ed Ernesto Magorno – la nuova versione del Monopoli (che dovrebbe arrivare anche in Italia) contiene infatti delle “preoccupanti novità”, prima fra tutte la sostituzione delle tradizionali proprietà immobiliari con pacchetti azionari di grandi multinazionali.
“Si passa dall’acquisto di immobili alla speculazione in Borsa e inoltre, sarebbe stata abolita la casella della’prigione”’, si legge nella missiva, nella quale si evidenzia chiaramente il senso della denuncia: “Mentre la Casa Bianca pone l’accento contro le frodi dei titoli e gli abusi degli strumenti finanziari, il ‘Monopoly’, gioco che da generazioni alfabetizza i giovani sui meccanismi del libero mercato, torna ad esaltare la turbo economia che ha aperto la crisi finanziaria 2008, con il messaggio diseducativo che, in caso di violazione delle regole, non si viene puniti”. Ma i deputati Pd hanno però trovati ben pochi sodali nella loro battaglia e attirandosi invece battute e sarcasmi degli utenti twitter.
A cominciare da Marco Agnoletti, portavoce di Matteo Renzi che con diversi ‘cinguetti’ prende le distanze dai fedeli del sindaco di Firenze. “‘Aboliamo la battaglia navale: fomenta i guerrafondai”, e ancora “Abolito il gioco dell’ oca: gli animali non sì sfruttano!”, ironizza Agnoletti spegnendo la potenziale, ennesima polemica dem e proprio mentre Renzi è in visita negli Stati Uniti.
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