Si preannuncia una pioggia di ricorsi dei precari della scuola in caso di mancata stabilizzazione a partire dal prossimo mese di settembre. Lo annuncia la Federazione Gilda – Unams degli insegnanti, preoccupata per i numeri “risicati” delle immissioni in ruolo rispetto alla cattedre disponibili: 25.367. Tenendo conto anche degli 8.000 esuberi calcolati, sono 17.367 gli insegnanti che aspettano di essere nominati in ruolo, mentre il Governo ne vuole assumere solo 12 mila.
Sono più di 5 mila, dunque, i docenti che rischiano di restare precari anche nel prossimo anno scolastico nonostante le cattedre libere a disposizione. “Il precariato nella scuola in Italia è una piaga che va sanata definitivamente. Un’anomalia tutta italiana – ha detto Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda Unams – La Comunità Europea sta pressando perché il Governo intervenga in materia. Mi pare, invece, che il ministro dell’Istruzione abbia preso la cosa un po’ sotto gamba. Dodicimila assunzioni tra i docenti sono un’inezia rispetto alla reale disponibilità delle cattedre”.
Un’anomalia su cui la Consulta italiana ha chiesto il parere della Corte Europea. “Le graduatorie ad esaurimento dei precari ormai si stanno assottigliando – ha aggiunto Di Meglio – basterebbe un ultimo sforzo per stabilizzare buona parte dei docenti. Chiedo al ministro di rivedere i numeri annunciati. Assolutamente inadeguati alle cattedre libere. In caso contrario, la Gilda è pronta ad attivarsi con i ricorsi. Se il Governo non vuole assumersi le proprie responsabilità rispetto allo scandalo italiano dei precari nella scuola – ha concluso Rino Di Meglio – ci penseranno i giudici a sanare questa anomalia tutta italiana”.
Intanto, anche tre gruppi di insegnanti di Napoli hanno scritto al ministro dell’Istruzione Carozza chiedendo la stabilizzazione dei precari in base alle cattedre disponibili. Si chiamano “Difendiamo il piano triennale delle immissioni in ruolo” (5.367 iscritti), “Precari Scuola Napoli” (1.610 iscritti) e “Professione Insegnante” (7.985 iscritti). Gli stessi docenti chiedono, in alternativa, di “assicurare il rispetto del Piano triennale di assunzione” stabilito con decreto il 3 agosto 2011 e la conseguente assunzione, entro il primo settembre 2013, di almeno 22 mila docenti precari. “La scuola sarà al centro del governo Letta – ha affermato pubblicamente il ministro dell’Istruzione – abbiamo bisogno di più insegnanti, che davvero ci permettano di migliorare la qualità del nostro servizio”. I precari confidano nella promessa. In alternativa, arriveranno i ricorsi.