”Giudicati ingiustamente da coloro che non hanno prove o sono alquanto competenti. Calunniati da persone infami, disumane, insensibili, accusatrici, senza scrupoli e di poco conto per farsi pubblicità”.
Affida il suo sfogo a facebook il padre del bimbo di tre mesi che lo scorso 14 agosto è stato ricoverato all’ospedale Di Cristina di Palermo con braccia, testa e gambe fratturate. L’uomo dice di essere stato giudicato da chi ”non sa cosa inventarsi per infangare l’onestà delle persone”.
I genitori sono stati indagati per tentato omicidio, ma moglie e marito, che inizialmente avevano dichiarato che il piccolo era caduto mentre tentava di ”gattonare”, finora hanno respinto ogni accusa a loro carico.
La donna ha però raccontato alle forze dell’ordine di soffrire di depressione e ha spiegato: ”spesso è mio marito ad occuparsi di nostro figlio, ma anche lui soffre di depressione e forse per farlo stare zitto lo ha picchiato”.
I coniugi, sulle rispettive pagine del social network, si mostrano come una famiglia unita, con foto del giorno del loro matrimonio e intenti ad abbracciare e baciare il figlio.
Sulla propria bacheca la madre del piccolo, che secondo i medici sarebbe già stato picchiato in passato e del cui mantenimento ha proposto di farsi carico un anonimo imprenditore milanese, ha condiviso una foto di Santa Rita da Cascia: ”La Santa – è scritto – delle cause impossibili. Portala in bacheca, proteggerà te e tutta la tua famiglia”.