”Non ho mai chiesto un tesseramento falso e non vi è alcun nesso temporale tra la mia presunta condotta criminosa dell’abuso dei miei poteri in relazione all’incremento dei posti messi a concorso all’Ente Provincia neI 2010”. L’ex presidente della Provincia di Salerno, attuale deputato di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli, davanti al sostituto procuratore della Repubblica di Salerno, Vincenzo Montemurro, che lo scorso 1 agosto lo ha iscritto nel registro degli indagati per i reati di corruzione aggravata ed abuso d’ufficio aggravato.
La vicenda all’attenzione del sostituto procuratore riguarda un concorso bandito dall’Ente provincia di Salerno dall’amministrazione precedente a quella di Cirielli che però avrebbe ampliato del 30 per cento i 70 posti a disposizione. Quel concorso fu vinto da Assunta Manzo, moglie di Giuseppe Fabbricatore, consigliere comunale di Nocera Superiore e vicino al deputato di Fratelli d’Italia, entrambi indagati e che ieri non hanno risposto alle domande degli inquirenti.
Nel 2011, dopo un anno da quella assunzione, Fabbricatore si sarebbe adoperato per il tesseramento in vista del congresso provinciale del Pdl, di cui Cirielli faceva parte. In una nota dettagliata, diffusa gli organi di informazione, Cirielli ha spiegato al magistrato inquirente di ”non aver mai chiesto al Fabbricatore, né a nessuno degli altri candidati, di fare un ‘tesseramento falso’, perché il Congresso prevedeva la partecipazione personale degli iscritti al voto”.
”Oltre ad essere contrario ai miei principi – dice Cirielli – non avrei avuto alcuna convenienza a rischiare polemiche o addirittura reati per raggiungere una maggioranza che a Roma già davano tutti per scontata. Fabbricatore – aggiunge – con i suoi circa 800 voti era ed è stato ininfluente ai fini della schiacciante maggioranza ottenuta” .
In merito poi ”al presunto illegittimo ampliamento della graduatoria, in via preliminare”, Cirielli fa presente ” che il controllo di legittimità delle delibere non spetta al Presidente o ai componenti della Giunta, a meno che non ci siano anomalie del tutto palesi che però non ve n’erano”. Cirielli inoltre ha affermato nella nota di non avere ”la competenza tecnica e giuridica per valutare che fosse stato indetto in violazione della legge, come è scritto nell’avviso di garanzia notificato”. ”Tuttavia – dice – penso che sia stato indetto legittimamente né posso ritenere, alla luce di quello che ho scritto, che si sia svolto illegittimamente”.
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