Roberto Saviano ha avuto e dovrà avere un ruolo fondamentale per svegliare la coscienza addormentata dalla nostra incuranza, distrazione ignavia verso le cose illegali e delittuose che si consumano ogni giorno sul nostro territorio.
Questa mattina mi sono svegliato e ho pensato, sì certo, avrà fatto copia incolla, avrebbe senz’altro almeno dovuto citare le fonti da cui ha tratto le notizie con cui ha arricchito la sua conoscenza e di conseguenza la nostra. Ma il nodo fondamentale è uno.
Preferisco un’Italia senza Saviano, senza le sue trasmissioni con Fazio, senza i suoi libri, il suo risveglio civile continuo o voglio cadere nel vizio italiano di cui sono stato anche io vittima per anni, scagliare una pietra per il gusto di scagliarla, ferendo una persona, un intellettuale, uno scrittore dotato di eccezionale comunicazione e di cui abbiamo vitale bisogno? Io quelli che dividono il mondo tra bianco e nero senza tonalità di grigio non li ho mai sopportati. I miei personaggi stessi sono sempre in bilico su sfumature di grigio. Lo sono io stesso.
Il valore che Saviano apporta è superiore a quello che mi verrebbe tolto se Saviano non continuasse a fare il suo lavoro e a scrivere, comprese le cose che sono ormai eccessivamente ridondanti come il vittimismo della vita da recluso con scorta che è costretto a fare. Tutto vero, la Camorra lo vuole uccidere e aspetterà il momento per farlo. Ma la misura è fondamentale per chi scrive e per chi legge.
L’ego di Saviano è molto forte e si confonde a volte con il messaggio importante e intellettualmente così vibrante che comunica.
Roberto, tutti noi inciampiamo, sbagliamo, specialmente gli artisti hanno insicurezze, ansie da prestazione artistica, che rendono fragili… anche se ciò lo nascondono proprio con l’arte.
Vai avanti e raccontaci del nostro Paese. Non vedo altri che possano farlo come l’hai fatto te in questi anni. Abbiamo bisogno di Saviano? La mia risposta, anche se venata di sottile delusione umana è decisamente sì.
Se poi in futuro citerà anche i giornalisti e gli scrittori che hanno fatto il lavoro duro, faticoso, non remunerato, pericoloso da cui lui attinge sarà solo un segno di doveroso rispetto verso chiunque altro, come lui, come noi, creda nella giustizia.
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