Voglio scrivere una cosa, che magari è una banalità, ma può servire a chi non è aquilano per farsi un’idea di come stiamo.
Premessa: sapete cosa significa per me la montagna e, siccome sembra che il tempo sarà buono per il week-end, forse riuscite ad immaginare che voglia ho di salire su qualche 2000, anche perché potrebbe essere uno degli ultimi fine settimana possibili prima del freddo e della neve.
Sono due giorni che ci penso, che sono combattuta: ho un altro desiderio o meglio una necessità.
Non sono una fissata dell’abbigliamento all’ultima moda, ma mi piacerebbe passeggiare tra le vetrine dei negozi, per vedere le novità, i colori dell’inverno, i piumini, i pantaloni, le maglie, le scarpe, per scegliere e forse comprare qualcosa di nuovo. Ecco, penso che andrò a Roma e rinuncerò alla montagna.
A L’Aquila non si passeggia tra le vetrine: si sale in automobile, si fanno un po’ di chilometri e si guarda una vetrina, poi si riprende l’automobile, ancora chilometri e ancora un altro paio di vetrine.
E’ così, da 5 anni e mezzo, più di 2000 giorni che vesto sempre uguale.