Hanno fruttato 7 milioni di euro e il titolo a beneficiare di altri 300 milioni di euro in incentivi statali i 27 parchi sottoposti a sequestro e disconnessi nell’ambito di una maxi operazione della guardia di finanza, del nucleo operativo dei carabinieri e del corpo forestale. Stamane sono state eseguite 11 delle 12 ordinanze di custodia cautelare (dieci in carcere 2 ai domiciliari) chieste dal procuratore aggiunto di Brindisi Nicolangelo Ghizzardi e disposte dal gip Paola Liaci.
Complessivamente sono 24 le persone sottoposte a indagine. Il settore è quello delle energie alternative nel quale, in un complesso sistema piramidale di società, è risultato che vi era stata la realizzazione con metodi illeciti di 27 parchi fotovoltaici a Brindisi, Tuturano (nel sito di interesse nazionale perché area inquinata), Francavilla Fontana e Cellino San Marco, tutti comuni del Brindisino, per una estensione totale di 120 ettari.
La gran parte di essi è stata realizzata con un illecito frazionamento, metodo consolidato che consente di aggirare la normativa regionale che concedeva la possibilità di impiantare i pannelli in caso di progetti inferiori al megawatt di potenza con la sola dichiarazione di inizio lavori e quindi senza l’autorizzazione unica regionale. Sono contestate numerose ipotesi di falso, oltre ai reati urbanistici come la lottizzazione abusiva, e l’illecita percezione (in alcuni casi portata a termine, in altri solo tentata) di contributi pubblici.
Sono 8 le società coinvolte che hanno subito sequestri preventivi e per equivalente: una di esse ha sede in Lussemburgo, un’altra nelle Isole Vergini. Gli arresti sono stati eseguiti a Brindisi, Roma e Messina. Sequestri anche a Milano.
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