Se volevano attirare l’attenzione, ci sono riusciti in pieno. In Sicilia è polemica per la campagna pubblicitaria giudicata di “stampo sessista” messa in atto da una sala bowling di Messina. Lo slogan scelto è “Nuove bocce al bowling di Messina” con l’accostamento “poco galante” del seno di una modella a quello di due palle da bowling. Uno spot che ha fatto infuriare il consigliere della Provincia di Messina, Mariella Crisafulli.
Il manifesto è stato rimosso dopo che lo stesso consigliere si era rivolto all’Istituto per l’Autodisciplina pubblicitaria. Ma la polemica non si è placata. L’assessore Patrizia Panarello è pronta a presentare una delibera che punta a dichiarare Messina città libera dalle pubblicità lesive della dignità della donna, con l’adesione alla campagna nazionale UDI (Unione Donne in Italia).
L’obiettivo, ha spiegato proprio l’assessore Panarello, è dotare la città di uno strumento che possa “superare gli stereotipi di genere in ambito di marketing e pubblicità, vigilando affinché nessun materiale comunicativo inerente iniziative promosse o patrocinate dal Comune sia veicolo di stereotipi e pregiudizi culturali fondati sulle discriminazioni principalmente di genere. Le volgarità di certe forme comunicative che impazzano sul web e nelle televisioni – ha aggiunto – vanno sempre e comunque combattute. Pertanto l’Amministrazione sta facendo tutto ciò che è in suo potere per impedire che il Comune sia coinvolto direttamente o indirettamente nelle adozioni di messaggi che violano la dignità della persona, in particolar modo delle donne”.