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La memoria di Borsellino deturpata a Catanzaro
12 Giu 2013 09:20

La comunità non può rimanere indifferente dinanzi a gravi atti vandalici come quello verificatosi la scorza notte nel quartiere Pistoia di Catanzaro con la deturpazione del campetto di calcetto intitolato a Paolo Borsellino“.

Ad affermarlo, in una nota, è l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, in merito al danneggiamento, avvenuto nella notte tra domenica e lunedì, di un campo di calcetto intitolato a Paolo Borsellino e sulle cui mura sono comparse scritte in favore della ‘ndrangheta.

Mons. Bertolone, il 12 settembre 2012, nel quartier Pistoia, aveva partecipato, insieme alle massime autorità locali, al convegno su “Responsabilità e bene comune. Sicurezza e legalità nei quartieri a Sud di Catanzaro“, nell’ambito della seconda edizione della manifestazione “Per ricordare 1992”.

Un incontro voluto nel quartiere Pistoia di Catanzaro per ribadire che c’è bisogno di azioni capaci di risvegliare le coscienze e animare un senso di responsabilità nei cittadini catanzaresi.

“Un gesto – ha sostenuto il presule – che deve far pensare i cittadini, e soprattutto i giovani, su come fronteggiare nei quartieri di periferia il degrado e la criminalità che offuscano la civiltà dell’amore. Un concetto che ancor oggi occorre nuovamente ripetere alla luce di questi fatti di violenza che macchiano l’intera città capoluogo chiamata a vigilare e a far commemorare figure come quella del magistrato Paolo Borsellino.

Compito della Chiesa è saper riconoscere anche le domande inespresse dell’umanità anche dietro quegli atteggiamenti ambigui e indifferenti che talvolta possono fermare l’azione salvifica. La realtà attuale ci richiama innanzitutto ad un forte bisogno di autenticità. E a tutti, ia come cittadini che come cristiani, è richiesto di collaborare per attuare azioni concrete sul tessuto sociale catanzarese, soprattutt nelle zone cittadine più bisognose di rigenerazione, denunciando ogni difficoltà che possa ostacolare il bene comune”.


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