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La mattanza dei mari sardi. Quando la musica è denuncia civile
06 Set 2014 12:29

L’idea non poteva che venire a un artista profondamente legato e radicato alla cultura della sua terra.

Così Gavino Murgia, eclettico polistrumentista di fama internazionale che coniuga i suoni della Sardegna antica con il jazz e la sperimentazione, presenta il suo lavoro “L’ultima mattanza” con l’intento di sensibilizzare e focalizzare l’attenzione sulla tutela del mare e della cultura tradizionale.

Il progetto nasce a Carloforte nell’isola di San Pietro, dove è presente una delle ultime tonnare del Mediterraneo, e dove sino a qualche anno fa si praticava ancora la pesca del tonno rosso con l’antica tecnica della tonnara fissa. Questa rappresenta da sempre un modello di pesca sostenibile che negli ultimi tempi si è sviluppata a favore di tecniche più avanzate e aggressive, talvolta illegali, ai danni dell’ecosistema marino.

Il mercato internazionale esige un commercio massiccio che ha reso Carloforte e i mari della Sardegna fra le aree più altamente sfruttate del Mediterraneo. Si perde un’antica tradizione, a favore di un utilizzo che tiene meno conto delle esigenze del mare e della riproduzione delle specie. A discapito dell’economia locale e della mattanza, cruenta, ma risultato di un profondo e millenario rapporto dell’uomo con il mare.

Ecco allora che Gavino Murgia si lascia ispirare dai profumi e dai suoni attraverso i racconti della tradizionale pesca del tonno detto “di corsa” e, insieme alla compagnia teatrale Botti du Shcoggiu e altre realtà del territorio, cerca di riportare la tradizione e la mattanza al centro dell’attenzione, per evitare che la stessa vada a scomparire.

Murgia ha come compagni di avventura due musicisti francesi d’eccezione, Michel Godard, grande virtuoso della tuba e del serpentone e il percussionista sperimentatore Patrice Heral.

La presentazione avverrà il 7 settembre a Carloforte all’interno del Festival “Da un isola dell’isola di una penisola” organizzato dagli stessi Botti du Shcoggiu. La Sardegna diffonde un messaggio sonoro che stimola coscienza e pensiero con la speranza di ispirare un più equilibrato rapporto con l’ambiente, presupposto imprescindibile di qualsiasi politica di valorizzazione e sviluppo.

Questo è un progetto, come molti, che dimostra come la musica e l’arte sempre contribuiscano a denunciare le molte situazioni di sfruttamento selvaggio dei territori cui la Sardegna è sottoposta.


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