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La bimba che sfidò McDonald’s
29 Mag 2013 13:35

“Sarebbe bello che la smettesse di spingere i bambini a desiderare il suo cibo tutto il giorno. Mr Thompson, non vuole anche lei che i bambini siano sani e possano avere una vita lunga e sana?”.

Così Hannah Robertson, una bimba canadese di nove anni, s’é rivolta all’amministratore delegato di McDonald’s, Don Thompson, durante un meeting pubblico organizzato dal colosso americano del fast food. Hannah era stata portata in quella riunione dalla madre, Kia Robertson, una nota blogger nutrizionista.

Ci sono cose nella nostra vita che non sono giuste“, ha aggiunto Hannah parlando dal podio. “Come ad esempio quando grandi compagnie provano a prendere in giro i bambini spingendoli a mangiare cibo che a loro non fa bene, magari usando come esca giocattoli e personaggi dei cartoni animati. Non è giusto – ha proseguito questa bimba di 4/a elementare – che in questo modo tanti bambini della mia età, e anche più piccoli, crescano male, con gravi malattie come il diabete e l’obesità. Sono qui a nome di tutte quelle famiglie e quei bambini che non hanno la possibilità di dire quello che pensano”. A quel punto, Thompson ha cercato di difendersi, replicando che la sua azienda “non vende cibo spazzatura“.

“McDonald’s offre ai suoi clienti – ha aggiunto – opzioni sane come insalate e fette di mela”. Parole che non hanno convinto più di tanto: “McDonald’s – spiega la madre di Hannah – ormai da tempo continua a raffigurare i suoi prodotti più salutari di quanto siano nella realtà”.


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