La Procura della Repubblica di Potenza ha chiesto il rinvio a giudizio di 40 persone – per la maggior parte amministratori, consiglieri ed ex consiglieri regionali della Basilicata – indagati in un’inchiesta sull’uso illecito di rimborsi che, nell’aprile scorso, portò agli arresti domiciliari due assessori di centrosinistra e il capogruppo del Pdl (i due assessori rimisero la delega e il capogruppo lasciò l’incarico).
La richiesta è stata firmata dai pm Francesco Basentini e Sergio Marotta, che hanno coordinato le indagini di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia insieme al Procuratore della Repubblica, Laura Triassi: gli accertamenti hanno riguardato il periodo compreso fra il 2010 e il 2011.
Fra le persone per le quali il giudice dell’udienza preliminare dovrà decidere vi sono i presidenti della giunta e del consiglio regionale, Vito De Filippo e Vincenzo Santochirico (entrambi del Pd), ai quali sono state contestate cifre basse, riferibili per entrambi – secondo loro stessi – ad errori materiali. In totale, gli uomini politici coinvolti sono 34: gli altri sei sono loro collaboratori, tabaccai e un commercialista. Durante le indagini gli investigatori hanno raccolto migliaia di ricevute e scontrini, riuniti in un rapporto ai pm di circa ottomila pagine.
Le indagini stabilirono che erano state poste a rimborso spese non previste dalle norme (anche acquisti personali come frutta e abbigliamento e spese fatte insieme ai parenti durante vacanze) per decine di migliaia di euro. Il consiglio regionale ha poi cambiato le norme sui rimborsi e sulle diarie dei consiglieri.
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