Mentre cresce l’attesa per l’arrivo di Papa Francesco i frati mercedari, custodi del Santuario e del simulacro della Madonna di Bonaria, si preparano al restauro della Basilica che rischia di cadere a pezzi.
Una parte del tetto della navata destra proprio sopra la Cappella di Maria Ausiliatrice ha subito infiltrazioni di acqua e da qualche mese è chiusa da un telone azzurro come una macchia nel biglietto da visita per il Pontefice.
I frati hanno già avviato le pratiche per effettuare i lavori e il primo preventivo per gli interventi, che devono essere autorizzati dal Comune di Cagliari e dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali, è di 300 mila euro. Così, mentre il Comitato per la visita del Papa si è appena costituito, il parroco e superiore del convento si appresta a lanciare un appello ai fedeli durante le celebrazioni per trovare le risorse.
“Non stiamo chiedendo niente alle istituzioni anche se questa è la chiesa che ospita la Patrona massima della Sardegna – dice Padre Giovannino Tolu – noi di certo non possiamo stare indifferenti mentre i muri imbarcano acqua. Se poi qualcuno di buona volontà volesse contribuire ne saremo felici”. I lavori da eseguire non riguardano solo la Cappella dell’Ausiliatrice, dove il marmo ha perso la lucentezza e si presenta ruvido al tocco, sta emergendo l’intonaco e a volte è piovuta acqua all’interno, con problemi di sicurezza per i fedeli che affollano la Basilica durante le celebrazioni.
Dietro l’altare maggiore, accanto alla tela dietro il baldacchino, la situazione è seria, ma anche nella Cappella dei Caduti, voluta dalla municipalità cagliaritana, la pittura mostra segni di cedimento. Non va meglio nel Santuario, che custodisce il simulacro della Madonna del 1370: anche qui la volta sotto la quale si sono inginocchiati i tre Pontefici che hanno visitato la Sardegna mostra segni dell’umidità. Ora si spera anche in un contributo del Fondo edifici di culto, ma occorre fare presto perché il 22 settembre si avvicina.
Foto da www.acamporatravel.it
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