L’Assemblea regionale siciliana ha approvato con 55 voti favorevoli, 3 contrari e 5 astenuti il disegno di legge cosiddetto ”antiparentopoli” che prevede a partire dalla prossima legislatura l’ineleggibilità per chi detiene partecipazioni in enti e società che abbiano rapporti economici con la Regione. Scatta da subito invece l’incompatibilità per i deputati che risultano avere partecipazioni negli enti della formazione professionale.
Nei mesi scorsi la magistratura aveva aperto un’inchiesta sugli enti di formazione a Messina, indagine che aveva coinvolto anche parenti di parlamentari regionali.
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