In Calabria il Corpo Forestale dello Stato ha avviato, su indicazione della Procura di Reggio Calabria, la demolizione di costruzioni edilizie abusive.
L’operazione è partita proprio da un’opera presente a Reggio.
Gli abusi edilizi commessi tra il 1980 ed il ’90, individuati dalle indagini, sono 698. Ventidue i Comuni interessati, tra cui il capoluogo di regione, con 328 abusi (il 47%).
Le operazioni di demolizione, eseguite da una ditta iscritta in un apposita lista controllata, sono eseguite sotto la supervisione della medesima Prefettura, che ha delegato il Questore di Reggio Calabria per il presidio dell’area di cantiere.
In una nota, il procuratore capo Cafiero de Raho, afferma che si assiste ad uno scoraggiante immobilismo delle amministrazioni locali, circa le opere abusive e viene ringraziata la preziosa collaborazione del Corpo Forestale.
Gli investigatori hanno proceduto anche all’accertamento negli uffici preposti, dell’esistenza di eventuali pratiche di sanatoria.
Un lavoro radicale per un problema che può scomodare l’aggettivo “atavico”.